Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . m- predicto Lancilocto s accostò con Opizo da Montecarugii 1 an-no di 1396 del mese di ferraio. Opizo, insieme col dicto Lan-cilocto, essendo V alpi piene di nieve, et essendo castellani per 5lo comune di Luccha in nella Roccha a Pelago Pasquino da Con-troni et Nicolao Moni da Gallicano con alquanti sergenti, i pre-dicti Opizo et Lancilocto per alcuni terrieri funno messi in nel-c. 145 B la terra, cioè di fuori dalle fortezze della Roccha a Pelago, e i alcune case con alquanti loro amici si nascosero. io E quando viddero che della Roccha erano usci

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Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . m- predicto Lancilocto s accostò con Opizo da Montecarugii 1 an-no di 1396 del mese di ferraio. Opizo, insieme col dicto Lan-cilocto, essendo V alpi piene di nieve, et essendo castellani per 5lo comune di Luccha in nella Roccha a Pelago Pasquino da Con-troni et Nicolao Moni da Gallicano con alquanti sergenti, i pre-dicti Opizo et Lancilocto per alcuni terrieri funno messi in nel-c. 145 B la terra, cioè di fuori dalle fortezze della Roccha a Pelago, e i alcune case con alquanti loro amici si nascosero. io E quando viddero che della Roccha erano usciti alquanti ser-genti et che uno de castellani era fuori della fortezza, il predictoOpizo et Lanciloto, sforsando il portonaio co balestrieri avea, en-trò dentro dal palagio de la fortezza, per tal modo che quellaebbe e tolsela al comune di Luccha. Vedendo alcuno sergente 15questo facto, misse fuocho in nella amonitione della armatura, intal modo che 1 palagio e 1 amonitione arse ; et quelli sergenti chepoteono uscire fuori, fuggitteno ;

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