. Atti della Società dei naturalisti e matematici di Modena. â 81 â Non era immanicata: è analoga al grande esemplare raccolto nell'officina di Ponte d'Azzo, che descrissi nel mio lavoro e inviai al Museo preistorico nazionale di Roma (5). 3. Un grande coltello-accetta di tipo paleolitico ( lunghezza mni. 194, largh. mass, della lama mm. 57). à una lunga fetta di silice rossa, lievemente arcuata. La faccia superiore ha due piani di larghezza varia, che, incontrandosi, determinarono una cresta media. Per due terzi lo strumento fu ridotto nella sua larghezza, allo scopo di permettere ch'esso fo


. Atti della Società dei naturalisti e matematici di Modena. â 81 â Non era immanicata: è analoga al grande esemplare raccolto nell'officina di Ponte d'Azzo, che descrissi nel mio lavoro e inviai al Museo preistorico nazionale di Roma (5). 3. Un grande coltello-accetta di tipo paleolitico ( lunghezza mni. 194, largh. mass, della lama mm. 57). à una lunga fetta di silice rossa, lievemente arcuata. La faccia superiore ha due piani di larghezza varia, che, incontrandosi, determinarono una cresta media. Per due terzi lo strumento fu ridotto nella sua larghezza, allo scopo di permettere ch'esso fosse stretto nel pugno, e appunto il lato sinistro, per due terzi, presenta colpi di ritocco dati nello stesso senso. Pei la stessa ragione di comodo maneggio, è alquanto at- tendata la base. Il terzo superiore dell'esem- plare si allarga ed ha il margine taglientis- simo. La faccia inferiore, di stacco, è senza lavoro di ritocco. Strumento ed arma insieme, fu adoperato come coltello e forse talora come accetta: non immanicato {v. fig. 2). Materiali di stazioni neoliticlie. Villaggio neolitico di 8. Biagio di Fano. â Il materiale recuperato dagli scavi del Brizio e del Dall'Osso giace, tutt'ora ine- dito, nel Museo Archeologico di Ancona, meno un piccolo gruppo conservato presso il Civico di Bologna. Ne do, per cortese consenso del Direttore del Museo di Ancona, un cenno sommario, non avendo potuto, come avrei desiderato, riprendere le ricerche in quella località . Il materiale litico del villaggio di S. Biagio di Fano, appunto come avviene nelle stazioni neolitiche della prima fase, è assai omogeneo e specialmente caratterizzato dalla grande abbondanza di coltellini piccoli e talora piccolissimi. Nei fondi di capanna si raccolsero inoltre: un arnesino rom- boidale, che è forse un frammento di coltellino, qualche nucleo a « pane di burro » un' accettina silicea a larghe scheggiature,, un'accetta levigata, e diverse cuspidi per frecce che derivano da rid


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