Storia dell'Italia antica . vio, Ad Aen., XII, 836).I moderni disputarono a lungo su questa raccolta, altri credendovi,altri negandola. Checché sia dellantica, la collezione che ora chiamasi•codice Papiriano è unimpostura, e fu composta colle poche indicazioniche sulle leggi regie davano Varrone, Livio, Dionisio, Cicerone, Plinio,Festo, Macrobio, Servio ed altri aiitori. Quelle vaghe indicazioni furonotrasformate in articoli di leggi, e il primo che pose mano a questoperafu Bartolomeo Marliani, il quale, nel 1534. dette ad intendere di aver tro-vata una tavola con diciotto leggi di Romolo (ved


Storia dell'Italia antica . vio, Ad Aen., XII, 836).I moderni disputarono a lungo su questa raccolta, altri credendovi,altri negandola. Checché sia dellantica, la collezione che ora chiamasi•codice Papiriano è unimpostura, e fu composta colle poche indicazioniche sulle leggi regie davano Varrone, Livio, Dionisio, Cicerone, Plinio,Festo, Macrobio, Servio ed altri aiitori. Quelle vaghe indicazioni furonotrasformate in articoli di leggi, e il primo che pose mano a questoperafu Bartolomeo Marliani, il quale, nel 1534. dette ad intendere di aver tro-vata una tavola con diciotto leggi di Romolo (vedi Topographiue antiquaeRomae, lib. II, cap. 9). Limpostura passò: valentuomini commentaronoquelle leggi, e altri poi ne accrebbero il numero. Vedi Daunou, Sur ledìoit Papirien, nella Themis, V, 251; e Giraud, Histoire dii droitromain. (*) Livio, I, 56. Per la città fondata dapprima sul Palatino, vedi Ca-nina, Gli edìfisi di Roma antica, voi. II, tav. 10. Quanto alla popola- 1 Cicerone, De li, 19. Gap. IU. I. Va\mx(1 — Slorja ilell Ititlia uiUicn — I. 722 TRACCE DELLE MURA DI SERVIO. [ Lib. II. cresce lentamente, ma vola a prosperità e a grandeStato. Alle natm^ali fortificazioni dei monti () si eranoaggiunti i bastioni, le fosse, le torri e quelle mura cheportano il nome di Servio e che continuarono ad es-sere le mura di Roma per circa otto secoli, e si ammi-ravano anche nel tempo in cui sorse la mole porten-tosa del colosseo i. E anche oggi di questo recinto,durato fuio ai tempi dellimperatore Aureliano, riman-gono, in più luoghi, ruderi e tracce specialmente sul-r Aventino, sul Quirinale e sullEsquilino: e si ritrovòanche VAfigere, alto e largo terrapieno che distendevasitra le porte Esquilina e Collina dove la città non avevanaturale difesa (). 1 sette colli, da cui il popolo romano zione, Dionisio dice (IV, 22), che il censo di Servio dette 83 mila pei^soneatte a portare le armi; e quello fatto nel secondo consolato di ValerioPublicola ne dette 130 m


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