Gli ingiusti sdegniComedia . ndo mn mi uogUàc Se apprejjo di uoiper ferno, mantenetemialmen tanto in una. prigione, mentre Dia ^ui farà conoscere Cinnoceutùt mia.^n piti parole, uatti con Dio the , ecco apunto Vandolfo , bora termùiarò fi lungecontrouerfie» ^aprejio, che maggior pia-cer non mi puoi fare ,. che non mi ueniretnai 0 pouero Vanetio fj)ogliato diquel cì)e già poJfedeuijC urinato di quel cheJ^erauL SCENA Tiberio y Flauio,. ^ad»{^^^=^TrTT^ Oftuinon torna altrarnsnte, io uò darglimoglie iio credefi bene hauer dieci fudimanco in dote,Io non po!eu


Gli ingiusti sdegniComedia . ndo mn mi uogUàc Se apprejjo di uoiper ferno, mantenetemialmen tanto in una. prigione, mentre Dia ^ui farà conoscere Cinnoceutùt mia.^n piti parole, uatti con Dio the , ecco apunto Vandolfo , bora termùiarò fi lungecontrouerfie» ^aprejio, che maggior pia-cer non mi puoi fare ,. che non mi ueniretnai 0 pouero Vanetio fj)ogliato diquel cì)e già poJfedeuijC urinato di quel cheJ^erauL SCENA Tiberio y Flauio,. ^ad»{^^^=^TrTT^ Oftuinon torna altrarnsnte, io uò darglimoglie iio credefi bene hauer dieci fudimanco in dote,Io non po!euo intcndtr miglio . Ben uè. Vandolfo»Tund»0 Tiberio ^Dio ui dia il bi*on dì \ e mille feudi più di intrataj ;e faremofTib. Bemjeuoi uorrete . lofonrifiluto che noifimo parenti ^ma uoglioche ad ogni mod» lo non mi cu ro di tanti jiudijyperche a diruiil uero M. Tiberio io fo molto bene cheaiicftigiovanetti dicoìto dadar a VadouaypcT fudiXTi e tutto il di fono fu per it-. gondole dx Femtia a VzdouA, da Vado^*t*x a. f^enetU, come dal pero al fico ; e twtuoglio che mi»figliuologitti uiai danari irtquelle malmfie 3 ^*^ m quelle ^ppe alla Yinitiana, Tih, Mi maratitglio hen di uoi > che ui labiateufcire tai parole di bocca .- yad* Peggio elafciarfi cattare i daitari di borfàc Tio, Qual maggiorehereditàpotete ttcilafciarta tioflro figliuolojche la uirtii dottrina 3 cì^la cognit ione delle co fé l Vand, Mio figliuolo conojce tanto, che e troppo a-non attendtam» con queflo • Tih. Se uelmandare to 3non ui contentante? che non uada a conto della dote^per*che no ? Votret e ancora-tutto quel tempo tenere uojìra figliuola in cafa ttofìra, che coficommodamentefi uerrà a conferuar la rob-^-ha mia per Cuna e per Valtro ^ 0 eccolo «-punto •> Ha. Dio ui mantenghi buon padri. Tib. Tu (ia il ben uenuto y Io diceitopur horache è unpeccatOy che tu perda tempo, e chetu non Hxdaalto jìudio a farti unhuomo • Vand. C


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