Delle vite de' più eccellenti pittori, scultori, et architetti . VITA DI LAZARO VASARI PITTORE,ARETINO. RANDE è veramente il piacere di coloro ,che froui- Valore de gSno qualchuno de9 fuoi maggiori , e della propria famj- Am,t*ho*ev glia efler (tato in vna qualche prcfeflìone o darme , ò mrenole^a,»$ di lettere, ò di Pittura, ò qnal fivogiia altro nobileefer- * dtccitame*citio /ingoiare, e Famòfo. E quelli hiiomini, che ne!l5 hifto- t0 * * lflvùrie trouano efler fatta honorata mentione dalcuno de8Tuoi partati, hanno pure fé non altro, vno ftimoo allavirtù, & vn freno, che gli rattiene^a; non f
Delle vite de' più eccellenti pittori, scultori, et architetti . VITA DI LAZARO VASARI PITTORE,ARETINO. RANDE è veramente il piacere di coloro ,che froui- Valore de gSno qualchuno de9 fuoi maggiori , e della propria famj- Am,t*ho*ev glia efler (tato in vna qualche prcfeflìone o darme , ò mrenole^a,»$ di lettere, ò di Pittura, ò qnal fivogiia altro nobileefer- * dtccitame*citio /ingoiare, e Famòfo. E quelli hiiomini, che ne!l5 hifto- t0 * * lflvùrie trouano efler fatta honorata mentione dalcuno de8Tuoi partati, hanno pure fé non altro, vno ftimoo allavirtù, & vn freno, che gli rattiene^a; non fare cofa indégna di quellafami-glia, che ha hauuto huomini ìllurtn, e chiariffimi. Ma quanto fia il piacerci,come diffi da principio, lo prouo in me fteflo , hauendo trouato fra i mici padati. i7S SECONDA PARTE partati Lazaro Vafari effere flato Pittore famofo ne* tempi fuoi -, non {blamentenella fua patria, ma m tutta Tofcana ancora. E ciò non certo fenza cagione» co-me potrei moftrar chiaramente» (e come ho fatto de gli altri, mi fufie lecito»parlare liberamente di lui. Ma perche, eflendo io nato del fangue Tuo, Ci porreb-be ageuolmente credere, che io in lodandolo palTàilì 1 termini > lafciando da par-L*\*ro V** te i meriti Tuoi, e della famiglia, dirò femplicemente quello, che io non poffo, efari f*migU*- non debbo in niun modo tacere, non volendo mancare al vero, donde tutta pen-rt di Pietro de lhiftoria. Fu dunque Lazaro Vafar; Pittor Aretino amie (limo di Pietro delladella Fran- francefea dal Borgo a San Sepolcro, e fempre piar titò coneflòlui, mentre egli(eJc*» lauorò, come fi è detto, in Arezzo: Ne gli fu corale amicitia,come fpeflo adiuie- ne, fé non di giouamento cagione: percoche ,d uè prima Lazaro attendeua (o-Jamente a far figure picciole, per
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