Gli ingiusti sdegniComedia . larni4 tiita» D & ATTO Vane. Si ah, o che fenicio3 e Madonna che difjè f Kag. Madonna fi fece hiaca come una camìfcia,e dtjfe^a^ai quefio e il tuo male Licinio fgridò con luijpoifece riferrar Delia nel fuo exmerino^e mha mandato a dirui che non andiate più a trouar il medico • TAnu Ahimejìora torna in cafa^e dì a Madonnaychio haueuo trouato il medico^che andxuà a fare una uifita dimportanza qua uicino^echehaueua detto di twler fubito«f-nire , ma che Caj^ettaro chefcafuori 3 e diro che non uenga altramente , uà torniifrefio. K^g. loandarOiUot non u*impacciate con De


Gli ingiusti sdegniComedia . larni4 tiita» D & ATTO Vane. Si ah, o che fenicio3 e Madonna che difjè f Kag. Madonna fi fece hiaca come una camìfcia,e dtjfe^a^ai quefio e il tuo male Licinio fgridò con luijpoifece riferrar Delia nel fuo exmerino^e mha mandato a dirui che non andiate più a trouar il medico • TAnu Ahimejìora torna in cafa^e dì a Madonnaychio haueuo trouato il medico^che andxuà a fare una uifita dimportanza qua uicino^echehaueua detto di twler fubito«f-nire , ma che Caj^ettaro chefcafuori 3 e diro che non uenga altramente , uà torniifrefio. K^g. loandarOiUot non u*impacciate con Delia,che fa morirgli huomini ,farà morir uoiancora. Tane* Va pure. SCENA , Il Vedam e , Vane £ÌI?sl!Jl:£5--1 Hi da principioJmar rifce lajìradayjèmpre arritta ad ogni altro luogo3 che doue uuole. Ecco in che gran fiU uà y in che ofcuro defer tOyin che h^rriòiljpelo ca hora ne trouiamoj per haner male intejo il primo indrii^ di quejìo amorofo nofiro camino. Ah Licinio,perche non hai tuub. H^r A KT 0. ^9 Udito alle mie parole ? an%i perche non ho iofxputo comandare a me Jìejjo ?Ved. 0 eccum illunii Dio tijalui eruditorum eru ditijpme •Tane. O^non mi mancaua altro i fiate il ben uc nutoy che cercate fVed. Interpello io forfè V agitatione della uofìrx mente ? qu^ nunquam accjuiefcit ?Tane, Vifoflo io fare altro feruigio, che afcoL tarui ?Ved. TrafeTerentianaexperfcna Sofxj quan-do dice 5 quid eft quod mea ars ejficere hoc pcffit ampiius }Vane, lo uuo direcJ;e i^io nipoffo feruire inqual che cofa, mi diciate il ucfìro bifogno info- che parole •Ved. Ferhatim , il detto di Terentio y eiufdem Sof^ y Quintu uno uerbo die quid efì quod me , lenite per difputare, o per trattenerui per qualche altro difegno ? quel che uolete diteloyeprefìo •Ved, Quefla e imitatione d*Horatio nella Voe* ticay , Io non uuo dirquefìo j perche non cerco im parar da uoi cofa alcuna^che uolete da mei che lafciate attendere a


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