. Prencipi Christiani. , che allarme vfo era,càintraprcfe grandi, fi pofe in cuoredi foccorrere Andronico Imperatoredi Coftantinopohjfuo genero ( altri nipotè lo fanno^ trauagliato airhoracrudelmente da i Saracini. Al qual ef-fcttopalsò in Auignoneper trattar di ciò ciò col Papai Olle da graue infcrmicàfopraprefo ^ pafsò alPalerà vita , TannomilJefimo trecencefjmo vcntcfinioterzo. G ilfuo corpofùin Alcacomba tra-portato, e co{uoiantcceffori fepolcQ, OD O A R D O. DoARDO, fucceffore àiA medeo IV. fuo padre tfu alta di pcrfona, ga-gliardo di complcffione,di natura allegra, deditoallarme, e così


. Prencipi Christiani. , che allarme vfo era,càintraprcfe grandi, fi pofe in cuoredi foccorrere Andronico Imperatoredi Coftantinopohjfuo genero ( altri nipotè lo fanno^ trauagliato airhoracrudelmente da i Saracini. Al qual ef-fcttopalsò in Auignoneper trattar di ciò ciò col Papai Olle da graue infcrmicàfopraprefo ^ pafsò alPalerà vita , TannomilJefimo trecencefjmo vcntcfinioterzo. G ilfuo corpofùin Alcacomba tra-portato, e co{uoiantcceffori fepolcQ, OD O A R D O. DoARDO, fucceffore àiA medeo IV. fuo padre tfu alta di pcrfona, ga-gliardo di complcffione,di natura allegra, deditoallarme, e così nel maneggio , come•nel gouerno d) quelle, ecccUente. E coine, chenon pofTa vn Prencipe gran cofa nellarme operare, fenza liberalitàverfo i foldati-, egli era tanto liberale,chenon molto dalla profufione fi di-lungala. Daua:,edonaua fenza , perche la vfcita auanzaua digran lunga lentrata,per poter donare,dalgrauare ccceflìuamcntei popoli,edal ridurli à miferia^ e à pouertà non fiV 4 aftene-. 5 ^ ^ Odoardol^ afteneua. Tra le altre fuc prcfafjoni #gràdiflima fu quella,per la quaiei Ber4nefi in libertà rimife. percioche trouatidofi egli in guerra pericolofa col Delfr*^no di Vienna, ( comclcriuono iSauoifiii)ò col Duca di Borgogna (come vuole Giofia Simlero) promife à i fudettiBernefi di dar loro ,lein quel bilognofedelmente ilferuifTero:» tutto ciò ,chtefapeflino domandare Hor efTendo rc-ftato egli vincitore,! Bernefi glidonia-daronojchelorrendclTelantica libertà.Il che non ieppcegli^per la facilità.deli|,fua natura, non èmà-co neceffario per regnareil faper nega-xe, che ilfaperdiflimuiare. Non è vera»-mente cofa niffuna, che habbia più delgrande,e dell eccellente ^ che il donare ;iiifTunajche fuperiori à gli altri più ma-fìifeftamàte ci renda, che più ciinalzi,eJciafTomiglià Dioycheil beneficiare al-«trui* Onde moki llimanQjcIie il fruttodi vn Regno altro no fia, che il donare.^Tale fu Tuo Imperatore^ tale Cpftatici n


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