. Descrizione dell'entrata della sereniss. reina Giouanna d'Austria et dell'apparato, fatto in Firenze nella venuta, & per le felicissime nozze di S. Altezza et dell'illustrissimo, & eccellentiss. s. Don Francesco de Medici, prencipe di Fiorenza, & di Siena . ipiù colon, yiettutio nel fuo can-o, che con uijìa minaciciofafcacciaua uia i Ventili quali jì ucdeuano dileguarein un fubito, cr tranquiUarJì il mare, er eraui qucjìom:tto ♦ Maturate fugam* alla fine della qude, ap^punto in fi torlo del piano deUa fionda ,feguitaua unfregio lungo tredici braccia-jnel cui sfondato > erano di(clor bronz
. Descrizione dell'entrata della sereniss. reina Giouanna d'Austria et dell'apparato, fatto in Firenze nella venuta, & per le felicissime nozze di S. Altezza et dell'illustrissimo, & eccellentiss. s. Don Francesco de Medici, prencipe di Fiorenza, & di Siena . ipiù colon, yiettutio nel fuo can-o, che con uijìa minaciciofafcacciaua uia i Ventili quali jì ucdeuano dileguarein un fubito, cr tranquiUarJì il mare, er eraui qucjìom:tto ♦ Maturate fugam* alla fine della qude, ap^punto in fi torlo del piano deUa fionda ,feguitaua unfregio lungo tredici braccia-jnel cui sfondato > erano di(clor bronzinOjdipinte altre Nercide,Tritoni,^ uaripefci marini, Qi^eka cortina haucua àcheUa lafua riuolta,à rir>cdtrodeUa tcftata, chio difipoco fa^terminadoCO un piedciìaUo inful quale era u Putto,che caualcauiun Delfino, Udriquadramento dcW arcoicU antro di?■•■ proteo 4? Descrizione proteo erano due Monflri Mar ini [opra due arri \,he mezze colonne hduemno il hujione, cr dd. queUo in%iu erano fcdnneUdte, CT dd indi in fu ddorndte dAnco^re^di Timoni,di Sdrte, di Kojìri, feudi dd combdtttere »corfdtetti^cdrte dd nduigdre, CT altrijkomentili CT troafci. Della Colonna^pofta dalla ca(à de Bartolini, rincontro à Santa Trinità: Capitolo. O C O più oltre, qudfi che d rincotttro dUd Chufd di Sdntd Trinitd yflutdcud unx delle mdrduigliofc ColomiedclUflupendd fdbbricddeUle Terme Antonidne di Komd, doudtdddlSdntij^imo \\\pdViouiinoflro Signore^ aWEcceUcntil^i^imo Signor DVCA quandèfu Id lAnno M D L :rftdtd perfuo comandamento conbeUiJ^imo artificio,Chordigno ritta in cotal luogo y per abbellirlo ancorapiù di quello, che egli è per lofuojìto, cr per le fabbri^che y che quiui fono aUtutorno nella uenuca dcUa Sere^infima Prencipcjfi • cjfendo nondimeno molto primafiata da Sua Eccellenza lUushrifima deftinata neUo iheifo luogOydoue Npcfld ^d perpetuo ornamento della cittd:^ dd ejprefione dunfuo nobilifimo concetto, CT degno deU:( fud prudenza, cr delfuo giudicio
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