Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . tucto fare come se loro fusserostati nimici, salvo che prendere pregioni e ardere. CCCXXX. Come facendo danno la gente del conte IN SUL nostro contado, MOLTI NE FUNNO MORTI. E quelli contadini che riceveano tali danni, non potendo tantosostenere, si sforsavano taU genti offendere in uccidere, però 270 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE che pregioni pigiare nonsi poteano né cavalli tol- lere, peroch erano facti ^^^ ^^^È^&S^^^X//y/f^y 5rendere per meno quali per li nostricontadini ne fanno mor-ti più di .M. Avendo i predicti disfacto il con- y\A ?S^V
Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . tucto fare come se loro fusserostati nimici, salvo che prendere pregioni e ardere. CCCXXX. Come facendo danno la gente del conte IN SUL nostro contado, MOLTI NE FUNNO MORTI. E quelli contadini che riceveano tali danni, non potendo tantosostenere, si sforsavano taU genti offendere in uccidere, però 270 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE che pregioni pigiare nonsi poteano né cavalli tol- lere, peroch erano facti ^^^ ^^^È^&S^^^X//y/f^y 5rendere per meno quali per li nostricontadini ne fanno mor-ti più di .M. Avendo i predicti disfacto il con- y\A ?S^V^^vMTTy^^A^^ii/^ ^^^^-^^ 41 iotado di Pisa e il conta-do intorno a Luccha, s andàrio acampare in Versigia, pigiandotucta la vicaria di Camaiore, di Pietrasanta e di Massa co loroallogiamenti, in ne quali luoghi molti ne funno morti, e loro uc-cisero de nostri e fecero grande danno di rubare. E quando 15ebero ben consumato il paese, si partirono & andònsene in Lom-bardia & noi rimanemmo mezzi diserti di victuagla e CCCXXXI. Come ciascuno di Lucha giurò stare in pacie.
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