. Delle imprese trattato . anima, qual è quella del Fuxio di cui fi è ragionatoprima, apporta ftomaco nella pretendenza che va dhuominigrandi feemando la gloria. Alle volte par che fuperbo fia ilmotto, e1 corpo, nel fuono delle voci, e nellapparenza dellaFigura, ma lontanifsimo dalla fuperbia è il fentimento del fi-Imprefa di gnffiCato. E tale ho ftimata lImprefa di Federico III. Impe-edenco 3. raciorej jeiia Torre col folgore in cima, col breue, FEF{lVrHTSVMMAS. per ciò che effendogli riferito da Cortegiani,Rifpofta di cne alcuni gli diceano ingiurie ; O forfè (rifpofe egli) non fa-Federico a


. Delle imprese trattato . anima, qual è quella del Fuxio di cui fi è ragionatoprima, apporta ftomaco nella pretendenza che va dhuominigrandi feemando la gloria. Alle volte par che fuperbo fia ilmotto, e1 corpo, nel fuono delle voci, e nellapparenza dellaFigura, ma lontanifsimo dalla fuperbia è il fentimento del fi-Imprefa di gnffiCato. E tale ho ftimata lImprefa di Federico III. Impe-edenco 3. raciorej jeiia Torre col folgore in cima, col breue, FEF{lVrHTSVMMAS. per ciò che effendogli riferito da Cortegiani,Rifpofta di cne alcuni gli diceano ingiurie ; O forfè (rifpofe egli) non fa-Federico a pete chel Principe è pofto quafi vn fegno alla Saetta, e che ifuoi corte- Folgori percuoteno lalte Torri, e non curano gli mimili tet-giam. t j ? £>euefì anco lodare quellaltro modo Arteficiale, da vnal- tro LIRBO PRIMO. i9 ero corpo luminofo, che quella che fu pofta dal Contile, del tjjwftVafo pieno dacqua, efpofto al Sole, i cui raggi ncrcotcndo, g^ §accendono la bambagia, o lelea. Ma il motto eh egli vi ag-. . n r Riprendo- giunge, MELIO^A SVTEFJVWT, parmi che gualtai- ncdiqucft? le quel vago corpo, non conofeendofì che cofa voleffe egli fi- ìcare, onde parue che incaftraffe la Gioia in piombo. Equantunque vada dichiarando cheìvero fignificato fia que-llo, chel Tuo Autore che tu vn Medico, voglia dir, che come ilSole col mezo dellacqua pofta dentro a quel vafo rende ma-rauiglia, mentre il fuogo in parte fi genera dal Tuo contrario;così egli per la molta esperienza delle cofe medicinali, fperadi feoprire, e di lambiccare molti femplici vtilifsimi all vfode gli huomini. Io non voglio ne deuo tacciar alcuno , e maf-fime gli huomini di bellingegno, che particolarmente cono- « - .feo quando di quefta materia trattano. Ma voglio auuertir uono ^i—che nella dichiaratone deirimprefa, fi vada cercando quan- chiarar T-to fi può il proprio fignificato , che a quefta conucrrebbe, o moftrar purità percofla da gratia, che ogni arida materiaacce


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