Racconto dell'esequie fatte in Cremona all'eminentissimo signor cardinale Pietro Campori, vescouo d'essa città . endori, quanto nel tempo, chela refle la memoria tempre gloriola di Filippo ILchiamato il Salomone delletà ina. In quefta Corteaccompagnando il Tuo padrone Monfignor CelareSpedano Muntio Apoftolico, c5 carica di Segreta-rio della Nuntiatiira, hebbe Pietro Capori larghit-fimo campo da impiegare lanimo luo capace dognipiù granenegotiatione^e prima vol^tacche trattò col Rè, colpì talmente nel genio diquel lauiOimo Prencipe, che diede ordine al Nun-tio Speciano, che mandafle


Racconto dell'esequie fatte in Cremona all'eminentissimo signor cardinale Pietro Campori, vescouo d'essa città . endori, quanto nel tempo, chela refle la memoria tempre gloriola di Filippo ILchiamato il Salomone delletà ina. In quefta Corteaccompagnando il Tuo padrone Monfignor CelareSpedano Muntio Apoftolico, c5 carica di Segreta-rio della Nuntiatiira, hebbe Pietro Capori larghit-fimo campo da impiegare lanimo luo capace dognipiù granenegotiatione^e prima vol^tacche trattò col Rè, colpì talmente nel genio diquel lauiOimo Prencipe, che diede ordine al Nun-tio Speciano, che mandafle il Campori allvdienzafempre, che hauefTe hauti negotij da trattare peraltra perlbna^che per la Tua: Se hebbe quella Maie-fìà a dire, [che non era allhora in quella Corte log-getto Italiano più capacele prudere del Campori^ecol quale trattafle co maggior luo gullioj Et a mo-ftrare la fodisfattione, che ne riceueua m fu proprioIo gratiò dviia pendone di 150. scudi fopra ilVeicouatodi Vigeuano honoratifsimo iiiudirio dVn tanto ^ran Rèferuì per argomento dellElogio ELO- i4 E L O G I V M II. Eloqueti^ Petri Caperei encomia adderò vix queasjCui in ipioexordioIn Hifpano Monarcha torus orbis pendere grane flbi a ( lliffraeiuni,Omnis magnitudinis else capacem. (capiIure Alexandnì Macedonia, ià orbe Caporeù nonAb augurantibusPhilippis pretio/itatem bine maxime agnofcasjQuòd Iberam prouocauerit caeteris filentium iolet vno Camporeo facunda mors ed. (citas,Virtutib^erudita fortuna, animi moderatione feli-Cathedraticum fuuus conftituunt. ( Sacra Tiara plus virtutib^ ornauerit, qua geniCuius purpura caritate magis rubuerit^qua docuilse dicendus eft, quam Philippiì Regem,& Cxlarem NunciumEx Mercurij paleftra difcipulus vilus eft. Tanta incanelcentem PrudentiaCaeli, terr^rq-, caduceatorem errante Stella ia


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