Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . Pietro, San Paolo, SanZanobi, e San Benedetto. Perii Fan-ciulli della Compagnia di San Giorgio, colorì un Crocififlo con San Gi-rolamo e San Francefco: e una tavola di una Nunziata perla ChiefadiSan Giorgio. In di Piftoja fu pufta una fua tavola» dove figuròuna Trinità, S. Jacopo , e San Zeno. Per divertì Cittadini fece più q


Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . Pietro, San Paolo, SanZanobi, e San Benedetto. Perii Fan-ciulli della Compagnia di San Giorgio, colorì un Crocififlo con San Gi-rolamo e San Francefco: e una tavola di una Nunziata perla ChiefadiSan Giorgio. In di Piftoja fu pufta una fua tavola» dove figuròuna Trinità, S. Jacopo , e San Zeno. Per divertì Cittadini fece più qua-dri e tondi, de* quali alcuni fi veggono fino a noftri tempi. Fu quellaartefice molto allìduo al difegno, e di natura aliai trattabile e cortefe ,non perdendo mai occafìone che fé gli prefentafle di fare al compagnopiacere e fervizio . Ebbe un figliuolo , che pure fi chiamò Francelco,che fu cognominato Pefèllino ,. e attefe ancora egli alla pittura, del qualea fuo luogo fi parlerà. Trovo in antiche memorie di quella città eflerfeguita la morte di Pefello a 29 di Luglio 1457. ed eiTergli data data fe-poitura nella Chiefa di San Felice in Piazza, notizia, che fotto gli occhidi altri, che parlarono di lui, non fo che fia pervenuta. DELLE IZ2. D E E NOTIZIE DE PROFESSORI DEL DISEGNO DA CIMABUE IN QUA DECENNALE VII E PARTE II. DEL SECOLO III. DAL MCCCCLX. AL MCCCCLXX. AGNOLO DI DONNINO Crede/1 della [cuoia di Cofimo RoffelB, fioriva intorno al 1460. iE tempi, che operava in Firenze Cofimo RofTelli, efer-1 citò T arte della Pittura nella medefima Città Agnolo! di Donnino, che fu amiciflimo dello fìeflTo Cofimo ;• e per cagione della maniera ehe* tenne, fi crede anco-\ ra eh e* folle della fua fcuola; tanto più, che trovai!Ì avere lo ftelTo Agnolo fatto di iua mano il ritratto al\ naturale di Cofano. Quefto pittore dilegnò eccellen-§S. temente, e nelloperar fuo fu diligentiiTimo. Nellaloggia dello Spedale di Bonifazio Lupi in via di San,Gallo, in fondo della m


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