Vite de' pittori, scultori ed architetti, che anno lavorato in Roma : morti dal 1641 fino al 1673 . d un buffetto , gli calòair improvvifo una flufìone dalla tefta cosi gagliarda , chelevandoli da federe con impeto reftò da quella fotfogato ,e morto, che Iddio per fua mifericordia liberi ciafchedunoda così flrani accidenti . Non avendo figliuoli , il fratelloFrancefco ereditò tutto il fuo avere , il quale confiflè piùnel debito, che nel capitale, effcndo necefTìtato di reflitui-re le caparre avute dal Principe Panfil), e la dote alla fuamoglie . Morì di anni trentacinque in trentafei, giovine


Vite de' pittori, scultori ed architetti, che anno lavorato in Roma : morti dal 1641 fino al 1673 . d un buffetto , gli calòair improvvifo una flufìone dalla tefta cosi gagliarda , chelevandoli da federe con impeto reftò da quella fotfogato ,e morto, che Iddio per fua mifericordia liberi ciafchedunoda così flrani accidenti . Non avendo figliuoli , il fratelloFrancefco ereditò tutto il fuo avere , il quale confiflè piùnel debito, che nel capitale, effcndo necefTìtato di reflitui-re le caparre avute dal Principe Panfil), e la dote alla fuamoglie . Morì di anni trentacinque in trentafei, giovine in ve-ro di genio , e di grande fpirito , ma poco dedito allappli-cazione , ed afCaì vago di camminare il mondo , anzi neltempo, che morì, flava negoziando per andare in Francia,Era di non ingrata prefenza, fpiritofo, compagnone , e ri-foluto di animo nel vendicarli . Facendo poco conto del de-naro limpiegava volontieri nepa/Tatempi , e per le donneavrebbe fatto ogni fpropofito come fi è veduto in tutto ilcorfo di fua vita. Dio gli dia pace e mifericordia nelleter-nità , NI- Ì4i ^. NICCOLO POUSSINO PITTORE, Morì r Anno i66<;. Tccolò Pouflìno nacque nella Francia nel-la provincia di Normandia . Non eraancora unito al Regno di Francia quel-lo di Navarra , come poi fucce/Te per lovalore del gloriofo Re Enrico IV, che do-po cadde in quella lagrimevole fventura .Le turbolenze delle guerre civili cagiona-rono grandinimi difturbi in quel Regno popolatiflìmo , ficclièmolti della Città di Parigi furono neceflìtati ad abbandona-re la patria , e ricoverarfi dove più la fortuna li fovveniva ,Tra gli altri un certo foldato di qualche merito per Io lun-go efercizio delle armi, fervendo fedelmente la Corona diFrancia , fu necelTitato ritirarfi in Andelì città della Nor-mandia in qualche diftanza da Parigi ; ove fermatoli, pen-fando di dar principio a vivere a fé fleffo, ed a ripofarfi dal-le lunghe fatiche militari, e goderfi in pace quel comododi facoltà, che gli


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