Nuovi ritratti letterari ed artistici . contò,discusse dogni cosa con arguzia felicissima econ unagilità di parola veramente maravigliosa,mettendo anche in quei discorsi leggeri un certotono di magniloquenza e una larghezza teatraledi mimica che mi faceva balenar davanti il ^larcoMinsfhetti del Parlamento. Ho accennato più volte la ton*e della villa del-lAnt ella : la- quale non aveva di torrealtro che il nome, non essendo che una piccolacostruzione quadrata, posta in un angolo del ]DÌc-colo giardino, coronata duna terrazza col para-petto di mattoni, donde si correva con locchiogiù


Nuovi ritratti letterari ed artistici . contò,discusse dogni cosa con arguzia felicissima econ unagilità di parola veramente maravigliosa,mettendo anche in quei discorsi leggeri un certotono di magniloquenza e una larghezza teatraledi mimica che mi faceva balenar davanti il ^larcoMinsfhetti del Parlamento. Ho accennato più volte la ton*e della villa del-lAnt ella : la- quale non aveva di torrealtro che il nome, non essendo che una piccolacostruzione quadrata, posta in un angolo del ]DÌc-colo giardino, coronata duna terrazza col para-petto di mattoni, donde si correva con locchiogiù per uliveti e vigneti fino a Firenze. Quellaterrazza era dal maggio allottobre il salotto dicasa Peruzzi, e la signora non labbandonava chea malincuore quando i primi freddi cominciavanoa far tossire i senatori. ]\Ia in città non ritor-nava che a dicembre avanzato, e tutto quel pe-riodo autunnale, in cui si passavan le serate nellasala a terreno della, villa^ spesso intomo al fuo-co, era il più jiiacevole jier gli amici intimi;. N. Fatichi, fot. Villa 1kku/./.i, allAniella. VILLA PERUZZI, ALlaNTELLA 95 fuor dei quali erano rarissimi glinvitati. Di que-sti alcuni ritomayano a Firenze a. ora tarda, conla carrozza dei piadroni di casia; gli altri rimane-vano fino alla mattina, qualche; volta fino allasera del giorno dopo ; e con essi la signora 2>io-lungava la coinversiazione serale fin che non ve-desse sul viso e non sentisse nella voce anchedei più forti vegliatori i segni non dubbi del-lesaurimcnto dogni forza fisica e sola era ancora viva e fresca, do25o cinqueore di conversazione come al j^rimo 2>rincij)io,come una creatura immune dogni debolezza del Licarne; al tocco passato rivolgeva ancora a certivecchi dotti spaventati delle domande che, a vo-lerci rispondere per filo e per segno, avrebberoprotratta la veglia fino al levar del sole, e nontralasciava mai di sferzare scherzosamente Tino-norata sommessione dellaninui. airargilla di cuidavano


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