. Il duello del Mutio Iustinopolitano ... rme prendejfe^ chedapoichefofjè à qualhorafenz^ altra fodiffattione tra loro fi ueniffe aUa pace^non ut ha dubbio alcuno^che alt attore ne rimarrebbe il che come un tal cafo pojfa auuenire io non Vintendo. Ma purquando egli auueniffejl parer mio farebbe che Ce la qucTela fòffe dicofay che à Frencipe fi apparteneffèy ofòfjhdi intereffe altrui Jl Signore gli douefje coftringere 0 alla battaglialo a chiarire la uerita uèr amente [offe di co fa loro propria, cr particolare pòirebbe fenzà battagliay manonfenz^ uergognal
. Il duello del Mutio Iustinopolitano ... rme prendejfe^ chedapoichefofjè à qualhorafenz^ altra fodiffattione tra loro fi ueniffe aUa pace^non ut ha dubbio alcuno^che alt attore ne rimarrebbe il che come un tal cafo pojfa auuenire io non Vintendo. Ma purquando egli auueniffejl parer mio farebbe che Ce la qucTela fòffe dicofay che à Frencipe fi apparteneffèy ofòfjhdi intereffe altrui Jl Signore gli douefje coftringere 0 alla battaglialo a chiarire la uerita uèr amente [offe di co fa loro propria, cr particolare pòirebbe fenzà battagliay manonfenz^ uergognalicentidrgli. Bene è uero^ che quando anchorla querelaabbattimeto richiedeffe^o* che efii uogUa di combattere»on hauejjero^non fo comeh far dadouero pcteffero H Hi DE L D VE LLO efjer cojlrettiieccetto chi non uolefje alld guifd, chgUfece Afliage Re deMedi centra Ciro combattendo^ mettere loro dopo k ledile chi conglijpiediglifdceije anddredudnti^ SE I CAVALIERI NELLO STEC* cato possono MVTAR q^V C R. £ L A4>e A P ♦ XVII*. E ^ueUd dttrd dubìtdtione intendoiodipdfjdr confìlentio^neUd qudUfi propone^che combdttmdo due Vano dice: difenditi trdditore;^ Vdltrorif^onde ^ loti cedo Id primdquereldy o^foprd quefld feconddtombdtto hord con te. Ne/ <judl cdfo non ho io dubbio dcunoyche colui ^k cui Id quereld e renuntidtd^di queUd nofid uincitore: Ne che uincendo Vdltro Id fecondd ^non debbid medefmente uicitor di queUd effer giudicato. Mdbcdico^che ne tuno^ne Vdltro di quello fleccdto non ufcirebhe con honoreidnzi. che Vuno ^ er taltro fdrebbe cddutoin bidfmo dimdl cdUdlierOyp hduere dmedueprefo a* cohdtterper ingiufìd quereld; il che ddWhduere tuno^CTtdltro perduto Vund uittorid ddWdltrd perditd non rileud/i come chidrdmentedimojlreremo nel terzo libro^ come mali cdudlieri in ditre querele potrebbono effer rtbuttdti. Mdin fmili duuenimetiyColui che uoleffe dttdccdr Id nuoud quereld nodouerebbe diresti renuntio la prima^ma folamente^ Tume
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