. Dal mio Verziere : Saggi critici . titanicamente grandiosa. Si finisce per a-vere le vertigini di queir eterna porpora di sangue e difuoco, di quella distruzione pazza, diabolica, vorticosaorgiasticamente macabra; e la mente eccitata è travol-ta nel delirio del povero Maurizio, il soldato ferito, mo-rente, che inneggia alla distruzione, allecatombe comea una salutare disinfezione, come a una pasqua Ebbene, no; gli Dei sono sazi di respirare sangue efuoco, e non è con un sacrifizio umano che si schiu-derà agli uomini la feconda e pacifica landa sognatada Faust. Lamore deve estingue
. Dal mio Verziere : Saggi critici . titanicamente grandiosa. Si finisce per a-vere le vertigini di queir eterna porpora di sangue e difuoco, di quella distruzione pazza, diabolica, vorticosaorgiasticamente macabra; e la mente eccitata è travol-ta nel delirio del povero Maurizio, il soldato ferito, mo-rente, che inneggia alla distruzione, allecatombe comea una salutare disinfezione, come a una pasqua Ebbene, no; gli Dei sono sazi di respirare sangue efuoco, e non è con un sacrifizio umano che si schiu-derà agli uomini la feconda e pacifica landa sognatada Faust. Lamore deve estinguere, siccome invocava ilDe Amicis in una vecchia e nobile poesia, questo « fiu-me dai vortici cruenti », questo « mare di lagrime in-finite ». Ma si innalzi pure, secondo il desiderio delpoeta, un grande monumento di gloria a tutti i mortidelle guerre umane, e la paura di ridiventar barbarloromantici non ci faccia — per pietà — rinnegare o smi-nuire il bello e santo eroismo italiano dove fu. imprcóóioni di un òogno (i). ^N sogno in cui non sia che terra e cielo:il cielo cristallino, uguale, soifuso duncalmo e un pofreddo sorriso verso la ter-ra; le vette estreme rivolte come bracciaadoranti e aspettanti verso il cielo: tuttoil pallore e il silenzio e i terrori e la grandiosità sel-vaggia delle altezze, come in qualche titanica e gen-tile concezione di Shakspeare. Ecco la scena. E in que-sto sfondo primordiale un asceta, umile, ardente, pio, chebenedice i suoi fratelli invisibili con la rugiada e gli aromifluttuanti dei rododendri in fiore, e due fanciulle, duepurezze assolute, ma V una come 1 acqua, F altra comela fiamma. Intorno ad essi tutta la vita organica, ve-getativa; in essi tutta V elevazione spontanea del pen-siero nella contemplazione mistica dei fenomeni natu-rali: la rispondenza immediata, come un riflesso, frale più belle cose create e i sentimenti più casti, tuttitendenti verso V infinito, tutti nati dallo stesso princi-pio di adorazione. Il visib
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