. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . r la povertà della cofcienza . Ap. 3. v. 18. ììuia diasi quoddives fum , & Utcupletatus, & nullius egeo, <& nefcis , quia tu es mijer, &iniferabilis, <& pauper , & aecus, & nudus . Sepellifce uno con un lenzuo-lo vecchio ; ecco il fine delle ricchezze , eccolo divenuto povero d»ricco , che però Davide , dice infieme efler quello povero , e ricco»Pfal. 48. v. 4. Simul in unum dives , & pauper . Ovvero quel len-zuolo, o quello ftraccio è la parte di quel ricco , dopo tante fatiche .Eccl. jf. v. 18. Htfc ejì pars illius, & omni homìnì, cui


. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . r la povertà della cofcienza . Ap. 3. v. 18. ììuia diasi quoddives fum , & Utcupletatus, & nullius egeo, <& nefcis , quia tu es mijer, &iniferabilis, <& pauper , & aecus, & nudus . Sepellifce uno con un lenzuo-lo vecchio ; ecco il fine delle ricchezze , eccolo divenuto povero d»ricco , che però Davide , dice infieme efler quello povero , e ricco»Pfal. 48. v. 4. Simul in unum dives , & pauper . Ovvero quel len-zuolo, o quello ftraccio è la parte di quel ricco , dopo tante fatiche .Eccl. jf. v. 18. Htfc ejì pars illius, & omni homìnì, cui dedit Deus divitias ,atque fubflantiam . A piedi vi fono 1 denari, che lafcia. Pfal. 48. v. alienis divitias fuas. Ed al pari delle Api teforeggia , ma non faa chi. Idem 38. v. 7. Thefaurizat, & ignorat cui congregabit ea , E SaiL*Luca. 12. v. zi. Stulte , hac notte animant tuam repetimt a te: quei auten%parafli eujus erunt ? Sic efl qui fibi thefaurizat, & non e/I in Deum diva ». N n IMG E- 28i ICONOLOGIA, I N G E G NO. Di Cefare I{ip* UN Giovane di afpetto feroce , e ardito . Sarà nudo . Avrà in capoun elmo , e per cimiero un Aquila , ed agli omeri le ali di diverti colori. Terrà colla fìnillta mano un arco , e colla delira una frezza , ftandocon attenzione in atto di tirare . Ingegno , e quella potenza di fpirito, che per natura rende 1* Uomopronto , capace di tutte quelle fcienze , ov egli applica il volere i e 1*opera . Giovine fi dipinge, per dimoftrare, che la potenza intellettiva non in-vecchia mai . Si rapprefenta colla teda armata» e in villa fiero, e ardito, per di-moftrare il vigore, e la forza . L Aquila per cimiero denota la generofità, e fublimità fua , percioc-ché Pindaro paragona gli Uomini di alto ingegno a quello uccello , aven-do egli la villa acutiffima , ed il volo di gran lunga fuperiore agli altri ani-mali volatili . L arco , e la frezza in atto di tirare , moftra 1 inveftigazione , e1* acutezza. E gli Egizi » ed i Greci


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