. Storia dell'Italia antica. 212. 2 Grutero, pag. lOS, n. 1; Cohen, J/oh/ì. Anton.^ n. 309, ove nel rovescio dellamedaglia è la leggenda ampliatori civiim. 3 Pausania, Vili, 43, 5. 4 Pausania, Vili, 13; Capitolino, 9; Maiala, Chroìiographia ^ pag. 3G7: Renier, In-scrij)tions rom de lAlgerie., n. 28, 22, 2300. • Corpus Inscript. latin., voi. HI, n. , 762, 3609, 5734, 5713. *5 Capitolino, S. Per le magnifiche terme di Ostia vedi Canina, in Accadem. rom. dar-cheologia, 183S, voi/ Vili, pag. 270-271, e C. L. Visconti, Escavazioni di Ostia., in Aì areh., 1857, pag. 317 e segg.,


. Storia dell'Italia antica. 212. 2 Grutero, pag. lOS, n. 1; Cohen, J/oh/ì. Anton.^ n. 309, ove nel rovescio dellamedaglia è la leggenda ampliatori civiim. 3 Pausania, Vili, 43, 5. 4 Pausania, Vili, 13; Capitolino, 9; Maiala, Chroìiographia ^ pag. 3G7: Renier, In-scrij)tions rom de lAlgerie., n. 28, 22, 2300. • Corpus Inscript. latin., voi. HI, n. , 762, 3609, 5734, 5713. *5 Capitolino, S. Per le magnifiche terme di Ostia vedi Canina, in Accadem. rom. dar-cheologia, 183S, voi/ Vili, pag. 270-271, e C. L. Visconti, Escavazioni di Ostia., in Aì areh., 1857, pag. 317 e segg., e Monum. ined. Istit., voi. VI, tav. 11. Capitolino, — Storia dellItalia antica — H. 88 702 ^lONUMENTI A NIMES. [LiB. VII. sua economia non si vuol tacciar davarizia. Fu scherzatosul suo costume di guardarla troppo per la sottile in ogniminima cosa, ed era chiamato tagliatore del cumino *, ilche presso a poco è come dire che il valentuomo avrebbetagUato in quattro parti un pisello. Ma in queste minuzie. Anfiteatro (Les Aréìies) e tempio (Maison ccirrée) di Nimes.{Ménard et Perrot^ Ilist. des antiquités de la Ville de Ntmes^ p. 2(5 e 16, Nimes 1SI6). non vi era danno pei sudditi, che vedevano alleggeritele gravezze, represse le violenze, e il principe dilettarsiin passatempi innocenti, rallegrarsi in giuochi che noncostavano altrui né averi, nò sangue, spendere onestà- Dione Cassio, LXX, 3; Giuliano, / Cesarù 13. Gap. IV]. DONA TRI, SPETTACOLI, CORTESIE. 703. mente le ricchezze bene acquistate, parco nei monumentidi lusso, e largo nello spendere in opere, che soccorres-sero ai veri bisogni, e alle umane sciagure. Ne rendonofede le opere già ricordate, e gli alimenti dati alle fan-ciulle , che chiamò Faustìniane in onore di sua moglieFaustina, e i soccorsi in occasione di rovine, dinonda-zioni e dincendii a Roma e nelle province, e le moltelargizioni al popolo, cui in una carestia dette grano,vino e olio del suo. Perchè gli spettacoli tenevansi


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