Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . e con tanto oflequio lo alfecondava , eh era propriouno (tu poi e; non potendo fofTrire di perderlo di villa anche negiorni fe-divi, nequali portavafi alia iua cala, dove con grande oflervanza, per fo-lo motivo di filiale amore, lajutava eferviva: al quale corrifpondendo ilCurradi, molto bene coltivò quellingegno , talmenechè in breve


Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . e con tanto oflequio lo alfecondava , eh era propriouno (tu poi e; non potendo fofTrire di perderlo di villa anche negiorni fe-divi, nequali portavafi alia iua cala, dove con grande oflervanza, per fo-lo motivo di filiale amore, lajutava eferviva: al quale corrifpondendo ilCurradi, molto bene coltivò quellingegno , talmenechè in breve tempoconduflelo a contraffare la iua propria maniera, per modo che le opere delmaeftro a gran pena da quelle del difcepolo il dillinguevanoj di che fannofede due quadri condotti da lui in quella tenera età, che poi renarono inmano de luoi eredi : in uno dipintovi San Francefco e San Domenico,in atto di abbracciarli: e nellaltro Santa Caterina Vergine e quel tempo pure dipinfe una teda d un Ecce Homo , il qui le perve-nuto poi olle mani del celebre pittore Monsù Giufto Subtermans, ebbeluogo in caia fua fra le più belle pitture dottimi maeftri, non Capendoperò egli da qual mano fofle (lato dipinto ; tantoché una volta portandoli a quella. CESARE DANDIN1. 2ir a quella cafa Pietro da Cortona, accompagnatovi da Vincenzio Dandini ffratello di Cefare, e difcepolo dello fienoCortona, per vilìtar Giudo, edinfieme per vedere le cofefue, diedegli molte lodi efagerando fua bellezza;mentre Vincenzio, che ben f ape va chi aveva fatto il quadro, per non di-minuire il concetto all opera, o pure a fé medefimo la fede collo {copri-re il nome dellAutore , e il tempo in cui fu fatto, attefe ancor etto alodarlo fenz altro più dirne. Era Cefare Dandinì giovanetto di vago alpet-to, e di belliffime e pittorefche proporzioni di volto ; onde il Curradi fufolito ritrarlo nella più parte delle fue opere, particolarmente ove dovearapprefentare volti di femmine; perchè, come quelli


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