Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . a Saminiato et in Valdarno, affine che fusseromorti. E in quella andata morìo Bartholomeo Guarnieri, il qualedi lui né di suo corpo alcuna cosa si sentìo ; e tanto steron fuo-15 ri fine che lo mperadore ritornò; il quale tornando, ritornònnocon lui. Im questo mezzo che lo mperadore era a Roma, fu per liPisani e alcuni forestieri abitanti in Luccha balestrato il fuocolavorato in nella torre della Cicongna, che era in castello presso e-74 B I54 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE e. 75 A alla porta san lohanni, affine che la mperatricie & quelli che 20erano i
Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . a Saminiato et in Valdarno, affine che fusseromorti. E in quella andata morìo Bartholomeo Guarnieri, il qualedi lui né di suo corpo alcuna cosa si sentìo ; e tanto steron fuo-15 ri fine che lo mperadore ritornò; il quale tornando, ritornònnocon lui. Im questo mezzo che lo mperadore era a Roma, fu per liPisani e alcuni forestieri abitanti in Luccha balestrato il fuocolavorato in nella torre della Cicongna, che era in castello presso e-74 B I54 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE e. 75 A alla porta san lohanni, affine che la mperatricie & quelli che 20erano in castello con lei, lassassero loro entrare, socto colore dispengnare il fuoco, dando nome che i Luchesi ciò aveano la divina bontà, che tucto vede, dispuose la mente della im-peradricie e de suoi di non comsentire a tali traditori; ma vi-gorosamente ella armandosi, la guardia quella nocte fecie in sulle 25mura et mai di loro non si vuolse fidare. CLXXXVL Chome lo mperadore ritornò da Roma a Luccha E MENÒ IL T ornando lo imperadore a Luccha et con lui messer Guido-ne cardinale, e venendo di verso Saminiato li Lucchesi che erano stati mandati a Saminiato, si ridussero collo mperadoreet venero verso Luccha e intrònno per porta santi Cervagi, adispecto delle guardie Pisane che quine erano, & ridussensi in 5castello collo imperadore. Et prima che di quine si partisseno,comandò lo mperadore a Pisani che governavano Luccha, chenon ardisseno tocchare alcuno ciptadino di Luccha; et così siassegurò ciascheduno Lucchese. Essendo lo mperadore riposato alquanti dì, per alcuno cipta- iodino di Luccha, nome Davino Castellani, fu facto alcuna peti-tione, la quale parla in figura di Luccha; et quella fu portata di-nanti allo mperadore insieme col dicto Davino lohanni Ser-cambi di Luccha, & quella in nella sua propria mano quale per lo mperadore fu risposto che molto li era a gra- 15do tal dimanda. Il tinorc di quella di socto si fa mentione. I DI
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