Storia dell'Italia antica . 76. 2 Piranesi, Antichità di Albano e di Castel Gandolfo^ tav. Ili ; Riccy, Osservazioniarcheologiche sopra un antico monumento consolare incavato nel Monte Albano pressoil Convento di Palazzola, Roma 1828 (opera postuma con cinque tavole); Nibliy, ^ pag. 74. 3 Virgilio, Aen. XII, 131 e segg. 4 Cicerone, Ad Qmnt. fratr.^ II, 1; Macrobio, Sat. I, 16. 548 TEMPIO DI GIOVE LAZIALE. [LiB. IL stesso un mercato. I popoli vi accorrevano in folla re-cando agnelli, latte,cacio, e focacce: e vi erano ban-chetti allaria aperta, e allegrie di giuochi e di ma-schere {). P
Storia dell'Italia antica . 76. 2 Piranesi, Antichità di Albano e di Castel Gandolfo^ tav. Ili ; Riccy, Osservazioniarcheologiche sopra un antico monumento consolare incavato nel Monte Albano pressoil Convento di Palazzola, Roma 1828 (opera postuma con cinque tavole); Nibliy, ^ pag. 74. 3 Virgilio, Aen. XII, 131 e segg. 4 Cicerone, Ad Qmnt. fratr.^ II, 1; Macrobio, Sat. I, 16. 548 TEMPIO DI GIOVE LAZIALE. [LiB. IL stesso un mercato. I popoli vi accorrevano in folla re-cando agnelli, latte,cacio, e focacce: e vi erano ban-chetti allaria aperta, e allegrie di giuochi e di ma-schere {). Più tardi su quellaltura andarono al piccolo trionfoi duci romani cui non era concesso il grande trionfodel Campidoglio * : e nella parte superiore del monterimane anche oggi ,ben conservata la strada romanaconducente al sacrario della lega latina. Ma di questotempio famoso oggi non rimane più nulla: colonne, ca-pitelli, architravi andarono dispersi; e le rovine delleantiche maonificenze servirono a fare il muro dellorto. Umleri ilei tiiii;.io fli Giove Laziule veduti nel secolo scorso [Piranesi). (^) Dionisio, IV, 49, VI, 9.; Feste, loc. cit. Ai Pascti delle Ferie latinepubblicati nel ppcoIo scordo dallOdorici e da Gaetano Marini si aggiun-seio non ha guai-i nuovi frammenti scoperti nel 18G9 a Monte Cavi,donde venne fuori anche lepigrafe dei Cabienses Sacerdutes Feriarum 1 Valerio Massimo, IH, 6, 5. Gap. T U S C 0 L 0 . 549 dei frati che presero il luogo di Giove Laziale e dei sa-cerdoti latini (). Di contro al monte Albano sulle alture dei colli tu-sculani fu Tuscolo ^, ricca di mojiumenti e di gloria, eanchessa, come molte dimore degli uomini antichi, fattaforte e sicura dagli alti dirupi. Nella prima metà del secolo su quelle alture si ritro-varono, molti segni delle magnificenze tusculane in sta-tue e pitture, e in ruderi degli antichi edificii che Stra-bene disse simili a reggie. E anche oggi chi sale alleamene colline, le trova tutte piene di antichi ricordi:vede
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