Secundo volume delle navigationi et viaggi . ala dida crea*tura el nome de la prima perfòna aliena,quale intre poi lo parto in cafà,8£ fé e greco, o latino,ochiamato ala foreftiera li aiungono fèmpre a quel nome Ve. corno a Petro, Petrùc. a Paulopaulùc bC e. Ipfi non hanno,ne vfàno litere alcune, ne proprie, ne ftrangiere. Loro Sacerdotiofficiano a fùo modo con parole,8£ charatere greche fenza intéderle, quando li accade far feriuer ad alcuno,che raro el coftumano, fanno far lofficio a Iudei per la magior parte, con hterehebree. ma Io forzo mandano luno a laltro Ambafciatori a


Secundo volume delle navigationi et viaggi . ala dida crea*tura el nome de la prima perfòna aliena,quale intre poi lo parto in cafà,8£ fé e greco, o latino,ochiamato ala foreftiera li aiungono fèmpre a quel nome Ve. corno a Petro, Petrùc. a Paulopaulùc bC e. Ipfi non hanno,ne vfàno litere alcune, ne proprie, ne ftrangiere. Loro Sacerdotiofficiano a fùo modo con parole,8£ charatere greche fenza intéderle, quando li accade far feriuer ad alcuno,che raro el coftumano, fanno far lofficio a Iudei per la magior parte, con hterehebree. ma Io forzo mandano luno a laltro Ambafciatori a bocca. Fra loro fono Nobili e va*fèlli e ferui o fchiaui. li nobili tra li altri fono molto reueriti et la magior parte del tempo ffennoa paniamo che li fubditi tengano cauallo. bC fé a calò vn vafàllo allcua alam poi*ledro crefauto che e de fubito li e tolto dal gentilhuomo, bC datoli boui per contra, digandoliquefto tafpeda, bC non cauallo. Fra loro fono de didi nobili aflài Signori di vafàlli, bC viueno tuti. G I O R CIO I N T E R I A N O tuti lènza fubiectione alcuna lune a laltro ne vogliono (upcriorc alcuno, fé non Dio, ne ten^ Dgono veruno adminiftratore di iuftitia,ne alcuna legic (cripta, la forza o la fàgacita o interpollite perfòne fònno mezi di loro litigi]. Di vna gran parte di didi nobili limo parente amaza!altro,S£ lo più de li fratelli. bC ù prefto che lun fratello ha morto laltro, la proxima node dor*me cum la moglie del defundo dia cognata, per che fé fanno licito hauere et am diuerfè ma*glie,quale tégono poi tutte per Iegitime. Subito diel figlio del nobile ha do o tre anni lo danòin cura ad vno de li fèruitori,el qual Io mena ogni di caualcando con vno archeto picolo in mano. bC come vede vna gallina,o vcello, o porco, o altro animale, Io infegna a (àcttare e poi de*uentato più grandetto,ipfò medemo va a caccia dentro da li loro propri) calali a didi animali,ne lo fubdito ofèria farli alcun obftaculo. E fàdi ch


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