. Tesoro politico in cvi si contengono relationi : istruttioni, trattati, & varij discorsi, pertinenti alla perfetta intelligenza della ragion di stato. Et all'intiera cognitione de gl'interessi, & dipendenze de' più gran prencipi, & signori del mondo. Diviso in tre parti . , doppo fi uoltò a fuoi, e diffe, in neroqui da me, non è mai uenuto franco alcuno che mi foffé più caro dì quefto, perche lui fa fonar de diuerfi infrumenti y fa parlar il nojlro linguaggio, Turche-feo, & lAiabo, & intende anco il Verfiano, fa fin-tar a baffo allanoftra ufan%a, magna, e bene itL»Compagnia, [ali noftri Coll


. Tesoro politico in cvi si contengono relationi : istruttioni, trattati, & varij discorsi, pertinenti alla perfetta intelligenza della ragion di stato. Et all'intiera cognitione de gl'interessi, & dipendenze de' più gran prencipi, & signori del mondo. Diviso in tre parti . , doppo fi uoltò a fuoi, e diffe, in neroqui da me, non è mai uenuto franco alcuno che mi foffé più caro dì quefto, perche lui fa fonar de diuerfi infrumenti y fa parlar il nojlro linguaggio, Turche-feo, & lAiabo, & intende anco il Verfiano, fa fin-tar a baffo allanoftra ufan%a, magna, e bene itL»Compagnia, [ali noftri Collumi, cauakha bene, eSoldato, è Mercante in fine pergratta di Sua lAlicz%a mi lodò molto, per ilche di nono lo ringratiai, &\li bafciai il piedi, euenni a cafa a me%T^i notte,e luiaquellboraiftcfia montò a Cauallo per la Villani& hauea in Iella un Capello alt ufan%a di queftoVaefefodrato di pelle di agnellini billifsimi di quelle)arti,& mi replicò, clf io non doueffe pigliar faftU dio» 27s TEHSORO PO LIT. dÌQyche mi farci partito da luì fodhfatifsimo,ficom*{pero nel Signor Iddio, pofeia che mi ho acquietatala gratta [uà,®- dclVrencìpe [ito figliuolo, che few-fre mi mentre uiuero . Pi Spaban diTcrfiaaili $V* Luglio 1599*. PARTE SECONDA. «yj INSTRVTTIONE Data a Monte Merlo •Cap. xxxtic. Onte tJtferlo, noi vi mandiamo*%oma per fupplicare K(iflro Si-gnore di due cofe*> letjùali fi corneareputiamo nccejfarie, cofi /peria-mo d impetrarle da Sua Santità;tvna e per conto della paga profiima ; t altra » peril depofito di cento mila feudi dzsfuguHa voltati*tJfóercanti di (ortes. la prima che non oflante che Sua Saritìtàhab-bia difegnato di dare la paga feconda atti qwndccida^fgofto, fi degni ridurla atti dieci, & cèfi man-darci danari a tempo*, per preuenire alle paghe fem-pre nel modo, che cifjà promeffo, #• come pia cheneceffario, ancora per rifletto > che fin ad hora sifpefo tanto, che li danari, liquali reHaramio in ma-no al Teforiero no


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