Geneologia de gli dei : i qvin deci libri . ^oltre ciò Remerò recita una altra fauola.,che appartiene alla natiuita diccjhiijaquak Ufciaremo per ejjèrejìata narrata doue f e parlato di Eurideofigliuolo di inquanto allafiatura del corpo H fanno grandtj^imc di maniera^chenon uogliono che alcuno lauanzaffe di grandezzaylaquale dicono^chefu di fette piediJlche pare, cfce Solino afferàmiydoue dice, Molti diffinifcono nejjuno non poter paffare la lunghezza di fette piedi^tra laquale fu Uercolc, E t uokndo egli hauer fopponato Iodio delia madrigna


Geneologia de gli dei : i qvin deci libri . ^oltre ciò Remerò recita una altra fauola.,che appartiene alla natiuita diccjhiijaquak Ufciaremo per ejjèrejìata narrata doue f e parlato di Eurideofigliuolo di inquanto allafiatura del corpo H fanno grandtj^imc di maniera^chenon uogliono che alcuno lauanzaffe di grandezzaylaquale dicono^chefu di fette piediJlche pare, cfce Solino afferàmiydoue dice, Molti diffinifcono nejjuno non poter paffare la lunghezza di fette piedi^tra laquale fu Uercolc, E t uokndo egli hauer fopponato Iodio delia madrigna Giunoneet fatto feruitu al re Eurifieo difvrtczza di corpo^et dingcgno tréipafòtutti gli altri Le cmfìngolari,etgloriofe fatiche quafi tuttiuogliono,chef:ffcro par^titein dodici^benche io neritrouitrentma , come che non eguali. Piimieramente ef»fendo ccjhii in culla infeme col fratello da Giunone, che ccn cdio il per*feguitauaUoYmendoi pddri)gli furono mandati dut Serpenti per diuorarlo ^ iquali FF ti. LIBROwduù ài l^hk\toy(glì pzYcìo fmdrritofì gittò di cnUd^cT con lefiridi fuegìiò il pi*dre, cr U mxàYt,chtkMnào^\ Ai letto troudr:ìio Hercok con le mini hMiercprefoquei Serpenti,^ dmendue hiuerli quali neUi Trcigedici dbìerccle fmo*fo Seneca in tul modo pàrU., Frix che conofcer eipotejje i monftri „ Quegli occhi ardenti di maligni Serpi„ Vincerli incominciò due Serpi „ Et jiendendo le mani inuerfo loro„ Chun le cre^e fui cipo con le bocche „ QJiafi come fcberzdndo quelli prefe„ Venian uerfodi luijcontra de quili, „ Con quei nodi/hor fon tanto robu^i, „ Brancolando fi moffe ilfancmllino „ Et con la mano tenera fì^rinfe ^, Con intrepido petto riguirUndo ,, Che jbdngolò Icuenenofejìcre Seconidriamente apprcffo la i^alude Lernd combattete con lHidra cruAelij^imo moti*fì hduea fette cdpi yCP ogni uoltd che fé ì.e teglia uno ^fubito in loco diquello uè ne ndfceuano fette. Md ejl


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