. Adunanze degli Arcadi pubblicate nelle nozze di ... Giacinta Orsini ... con ... Don Antonio Boncompagno Ludovisi. E delle Donne egregie il nome intefe*Che le Iberie, e le Gallie illuftri àn refe. Vide Vide Alemanna, e lArtico confineGirando giunte agli ultimi Brittanni ;Vide la noftra Italia, e a quanti in fineReeni fon noti a Te ftefe i fuoi vanni :Le Barbare, le Greche, e le LatineTrovò, che folo al maturar degli anniSeguir le Mufe , ma che niuna il MonteSalito avea con giovinetta fronte. Onde torna in Parnafo , e mentre givaNarrando le novelle in lieta vifta,Come accefo carbon, che fi rav


. Adunanze degli Arcadi pubblicate nelle nozze di ... Giacinta Orsini ... con ... Don Antonio Boncompagno Ludovisi. E delle Donne egregie il nome intefe*Che le Iberie, e le Gallie illuftri àn refe. Vide Vide Alemanna, e lArtico confineGirando giunte agli ultimi Brittanni ;Vide la noftra Italia, e a quanti in fineReeni fon noti a Te ftefe i fuoi vanni :Le Barbare, le Greche, e le LatineTrovò, che folo al maturar degli anniSeguir le Mufe , ma che niuna il MonteSalito avea con giovinetta fronte. Onde torna in Parnafo , e mentre givaNarrando le novelle in lieta vifta,Come accefo carbon, che fi ravvivaDi Borea al foffio, e doppia vampa acquata;Così con più vigor da ognun fi udivaGridar contro la Furia orrida, e trilla:Le Mufe allor ti prefero per mano,E sempio di letizia il Monte , e il Piano. Quindi non fia ftupor, fé Arcadia poiGode di unire in così lieto giornoAi plaufi di Elicona i plaufi fuoi,E ti accolfe qual Dea nel fuo foggiorno;Se aggiunge, o Eccella Ninfa, ai ferti tuoiUn nuovo ferto dellInvidia a fcorno:Che fra la noftra Arcadia, e il bei PermeffoVe unamiftade, ed un coftume ifteffo. 37. Del 3* Del Signor Avvocato GIULIANO GENGHINI Fra gli Arcadi RINDAURO CRETENSE A SONETTO. Dorerie tratto da novel desìoQuefìa riveggo gran Città Regina,Semprepiù feorgo incrudelir lobblloContro Fantica Maeftà Latina; Talché le Moli, e quanto à del natio Fafto, o già manca, o a ma caduta inchina;E fpeffo avvien , che mifurar deggioSol le grand opre dalla lor rovina. Ma a vincer Tire delletà rubella Roma fa, che Coftei di gloria or fi armi,Dolce feiogliendo il canto, e la favella; E ciò, che gli Archi, e che i Delubri, e i MarmiNon ponno oprar: querrimmortai DonzellaContro iobblìo vorace opra coi Carmi* Del 19 Del Signor Ahate GIOVANNI SALVI Fra gli Arcadi EUPALTE LAMPEO SONETTO. PUR vedi Elpin dopo tante ire, e tante »Che il tempeftofo Ciel fi rafferena ;Fugge il turbine ofcuro, e al Sole avanteSorge lAurora piucche mai ferena. Ve come allerba , e ali*infiacchi


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