. Imprese illustri di diuersi, coi discorsi di Camillo Camilli, et con le figure intagliate in rame di Girolamo Porro Padouano .. . ntende : e1 ualor chera necellàrio poi moftrare iruquel conflitto , fia Tattione , con cui fi fa acquifto della virtù»Cofi partendofida ambidueglieftremi,uienearitrouarficon lanimo nel mezo deflì, che non farà altro, che la confidenza , alla-gale rifponde benifluno il fuo nome, chegli ha di ConfidatoSeconda Parte, F 3 nel- M DEL CONTE LEONARDO VALMARANA, nellAcademia de gli Olimpici di Vicenza, della quale egli eraPrincipe mencre,che io (criueua quefte cofe, lucen


. Imprese illustri di diuersi, coi discorsi di Camillo Camilli, et con le figure intagliate in rame di Girolamo Porro Padouano .. . ntende : e1 ualor chera necellàrio poi moftrare iruquel conflitto , fia Tattione , con cui fi fa acquifto della virtù»Cofi partendofida ambidueglieftremi,uienearitrouarficon lanimo nel mezo deflì, che non farà altro, che la confidenza , alla-gale rifponde benifluno il fuo nome, chegli ha di ConfidatoSeconda Parte, F 3 nel- M DEL CONTE LEONARDO VALMARANA, nellAcademia de gli Olimpici di Vicenza, della quale egli eraPrincipe mencre,che io (criueua quefte cofe, lucente apollo, à cui dal Cielfu datoPortar larco dargento^ dor la lira,E di predir ciò che dijpone il fato,Che fermo in [e linftabil mondo aggira ; Scoprine queUche tiene altrui celato,La naue,el uè Ilo dor, che qui fi mira,E perche d^Auflro apre le uele al fiatoNouo Giafon,chad alta imprefa afpira, laurato nel per la uirtu fi piglia {Lieto rifponde) e la bellargo mofiraDel buon Leonardo la fedel famigliai Linuita Cafa dì^Auflria a letà nofiraGloria maggiore il uento rafiomiglia,Che col fiero ^iquilon contende, S C A R A. N O, Z*> le felicità di quefto mcmdo^anna dalle perfecutioni,daglintosppi,& dalle difficultà prefo occafione dalzarfi, de aggrandirfì : co-ine noileggiaraOjChedi fé ftefTo dille Temiftocle. Erarouinato,fé io ruinaua. Nelqualpropofitoil motto dichiara beniflìmo lintentione del fuo auttore, & non efee punto dalla conformità delcorpo dellImprefa. Perche dice,efplicando la natura della piata,ò herba,che fi troua intorno al caneftro, che quando è oppre(Ia,òpremura,allhora fi leua daterra,&salzafoprala cofa,chelopprime,& laggraua,doue fé non trouafle intoppo,non hauerebbe occafione dalzarfi. Et cofi debbiamo dire che dica lauttore nellafuai ntentione,che la fermezza,& intrepida ficurezza dellanimofuoètale,che dalle cofeauuerfe prende col refiftere occafionenon folo di uincere lauuerfità ; ma per mezo deffe di confeguireancora felicit


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