. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . volle crear 1 Uomo, difse : faciumus Hominem ad imaginem, & fimilitUdinem nofìram , per dimolìrarci, che 1 Uomo è il più nobile di tutte le_»altre Creature- il panno bianco fignifica la purità del Principio, il quale folo proce-de dalla grandezza , bontà, e purità del Creatore , e come raccoglie Mar-filio Ficino nel compendio del Timeo al cap. 8. 2rìttcipiitm profeSJ» -, (jrfimpluilfimHm effe debet , & optimum, nihil antera aiei unitstc fimpUcius , velbvniidte melius . l^eque etiam unitas melior bonìtate , nefte bonitas unitate^ftmplìcior. Il
. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . volle crear 1 Uomo, difse : faciumus Hominem ad imaginem, & fimilitUdinem nofìram , per dimolìrarci, che 1 Uomo è il più nobile di tutte le_»altre Creature- il panno bianco fignifica la purità del Principio, il quale folo proce-de dalla grandezza , bontà, e purità del Creatore , e come raccoglie Mar-filio Ficino nel compendio del Timeo al cap. 8. 2rìttcipiitm profeSJ» -, (jrfimpluilfimHm effe debet , & optimum, nihil antera aiei unitstc fimpUcius , velbvniidte melius . l^eque etiam unitas melior bonìtate , nefte bonitas unitate^ftmplìcior. Il quadrato, dove fia la lettera Greca Alpha , dichiara benlflìmo ilPrincipio di tutte le cofe, efsendo la prima lettera dell alfabeto, e !a_jprima tra le vocali, fenza delle quali non G. può efprimere parola , né fpiggare alcun concetto ; come ancora perche Iddio neil Apocaliife » dilfe zEgo fum ^Ipka » & Omega ■. Principio, e fine . » «. » ♦ ♦ ♦ ♦ PRODI- To M 0 ^v A /^ ro. PRODIGALITÀ. Oi Cefare BJpa^ 41?. D 7^/ o di g a 11 t à Onna con occhi velati, e dì faccia rìdente . Tiene con ambe le mani uncornucopia, col quale fparge oro, ed altre cofe di gran fono quelli, che donano, e fpendono fenza guida della ragio-ne le facoltà, e denari ; però ha bendati gli occhi quella figura , difpen-fando ì beni fenza giudizio a chi non li merita , e lafciando di donare a*più degni . Ed è biafiinevole non faperfi temperare in dare la propria.^roba, e le proprie ricchezze, che pofsono efscr iìneilra, e lk9raento diviver bene » e beatamente . Prodigando DOnna lafciva » vefììta riccamente, con bella accunciatura di teda pie-na di gioje , co crini molli , come la defcrive Dante , portando ac-canto due gran borfe di danari, de quali getti via gran parte . Si vedanoancora due Arpìe , che le rubbino i danari naicoilamenre , per moltrare tche quelli, che Hanno prefifo all Uomo prodigo , mentre e^li fi occupa_j <5gg in 4i8 ICONOLOGIA in get
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