. Atti della R. Accademia delle scienze di Torino. Fig.ì5. 449 Sulla risolvente di Malfatti ;Nota del Prof. F. GIUDICR Ricorrendo alla teoria degli invarianti, si calcolano facilmentedelle speciali risolventi dellequazione di 5° grado: però il calcolodella prima risolvente, trovata dal Malfatti, ed in generale diquelle che non hanno per coefficenti degli invarianti è riescitomolto laborioso. Cockle ed Harley, essendosi proposto il calcoloduna risolvente analoga a quella del Malfatti , incontraronocalcoli tanto complicati che si limitarono a considerare lequa-zione di 5° grado ridotta trinomia


. Atti della R. Accademia delle scienze di Torino. Fig.ì5. 449 Sulla risolvente di Malfatti ;Nota del Prof. F. GIUDICR Ricorrendo alla teoria degli invarianti, si calcolano facilmentedelle speciali risolventi dellequazione di 5° grado: però il calcolodella prima risolvente, trovata dal Malfatti, ed in generale diquelle che non hanno per coefficenti degli invarianti è riescitomolto laborioso. Cockle ed Harley, essendosi proposto il calcoloduna risolvente analoga a quella del Malfatti , incontraronocalcoli tanto complicati che si limitarono a considerare lequa-zione di 5° grado ridotta trinomia con la trasformazione diBking ; tale risolvente, per lequazione completa, fu poi ottenutada Cayley (*), con calcolo piuttosto complicato, in una Memoriaintilolata : « On a new auxiliary equation in the theory of equa-tions of the fifth arder ». La forma precisa di questa risolventeera già stata data da Jacob: (**) , come avverti poi lo stessoCayley (***), in una Memoria intitolata: « Ohservatiunculae adtheoriam aequationum perfinentes ». I risul


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