. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. er quello Miracolo fi rende famofo ador-no, e digrandilsimo concorfò il lempio , per cuinobilitata la Città di Firenze^e nominata in molteparti della Criitianità fi rende. Et elio lempi»ne diuenuto di così fatta maellà, che a tutti gli aUtri dellItalia ( dato alla Santa Cafa dellOreto ilprimo luogo ) fi può dire, che per diuozione va-da innanzi. E quefto , come principio daltri fé-?-guenti Miracoli eflendo defcritto, ad elsi, fopra litrauagli de mortali dimoftranti le grazie diuinodifpenfarfì, ora ne vengo. > -. • Rub
. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. er quello Miracolo fi rende famofo ador-no, e digrandilsimo concorfò il lempio , per cuinobilitata la Città di Firenze^e nominata in molteparti della Criitianità fi rende. Et elio lempi»ne diuenuto di così fatta maellà, che a tutti gli aUtri dellItalia ( dato alla Santa Cafa dellOreto ilprimo luogo ) fi può dire, che per diuozione va-da innanzi. E quefto , come principio daltri fé-?-guenti Miracoli eflendo defcritto, ad elsi, fopra litrauagli de mortali dimoftranti le grazie diuinodifpenfarfì, ora ne vengo. > -. • Ruberto ritenuto nelle mani de Turchi,per miracolo^ aiuto dell Or NVNZIATA ne fcamp a. Cap, //. Nfelici fi reputano coloro, ì qualiin prigione,& in cattiuità fon guardati. E pur tuttauia non può ne-garfì,la prigionia elTer talora buoamezo da farne elaltati. Si come diGiufeppe, di Daniello,e daltri ef^fere auuenuto fàppiamo. Et io affermar ardirei^che a tal vno, meglio, e più gioueuole foUe la de-gna prigione, che la indegna libertà : attelbche cifea-. dclh SAttttfs. Nunl(hita. i^ cflendo la libertà vn aflbluto pofTcffo delFanlmo,del corpo, e delle facukà \ per diuerfì allettamentifi riuolge talora al male. Ma doue timorosi rite-nuti per finiftro accidente ftanno gli huomini; ac-quillan tanto dintelletto, e di fenno , che a Diovmiliandofi, lalciano aliai di quellorgoglio, nelqualecoltumatiperconfuetudine, purtroppo lalibertà noceuole diueniua allanime loro. Cosìdal pericolo, a che foggiacque Ruberto di Sforzoda Pefcia, Terra affai nobile in Tofcana, potè inféfteflb vederne laproua. Aueua queithuomovna barca, con la quale diuenuto buon procac-ciante in atto di mercatanzia; per finillro acciden-te quella affondatagli in Mare, egli pur nel Mare{ì diede a nuoto, ingegnandofi fcampar la vita »doue le robe perdute aueua. Ma di tanto non la-iutò la fua forte, che da vna Fregata Turcheià dacorfèggiarc non foffe prefo, e fatto fchiauo \ Ve-dutofi dunque porre a
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