Storia dell'Italia antica . scolare le acque nel Tevere per via di cloache, comin-ciando le opere stupende che ancora rimangono ad at-testare la magnificenza e la solidità delle costruzionidei tempi antichissimi. Si apparecchiava anche a cin-gere la città di grandi mura di pietre quadrate, quandone fu impedito da morte violenta. Morì, con grande ri-nomanza in pace e in guerra, dopo trentasette anni diregno lasciando due figli e due figlie. Lo fecero uccidere \ tradimento i figliuoli di Anco Marzio per ricoverare (.limpero paterno che credevano ad essi dovuto ^. Ma il regno non toccò agli uc
Storia dell'Italia antica . scolare le acque nel Tevere per via di cloache, comin-ciando le opere stupende che ancora rimangono ad at-testare la magnificenza e la solidità delle costruzionidei tempi antichissimi. Si apparecchiava anche a cin-gere la città di grandi mura di pietre quadrate, quandone fu impedito da morte violenta. Morì, con grande ri-nomanza in pace e in guerra, dopo trentasette anni diregno lasciando due figli e due figlie. Lo fecero uccidere \ tradimento i figliuoli di Anco Marzio per ricoverare (.limpero paterno che credevano ad essi dovuto ^. Ma il regno non toccò agli uccisori, che il delitto com- (^) Vedi in Livio (I, 36), e più estesamente in Dionisio (III, 70 e 71), lasingolare leggenda dellaugure Atta Navio, che fece il miracolo di ta-gliare col rasoio una pietra. 1 Dionisio, III, GÌ e 62; Floro, I, 5. 2 Livio, I, 35, 36; Dionisio, 111, 67-72. Gap. I.] SERVIO TULLIO. 601 messo fece odiosi e banditi. Successe un altro della cuiorigine si contarono singolarissime favole. Gli davano. Circo Massimo in medaglia (Donaldson., Archit. Numisni-). per padre Vulcano o un Genio domestico *: altri lo di-cevano nato di un Ocrisia custode del fuoco sacro nellacasa del re Tarquinio, e di un Tullio, notabile di Cor-nicolo morto difendendo la patria contro i Romani. Lamadre che allora era incinta fu preda di Tarquinio chene fece dono alla sua Tanaquilla. La quale sentendoi singolari accidenti di quella donna prese ad amarla, equando partorì nella reggia il figliuolo che si chiamòServio Tullio, perchè nato in servitù, lo fece educarenobilmente, ricavando anche da altri prodigii che gli Dei 1 Dionisio, IV, 2; Ovidio, Fast. ^ VI, — Storia dellItalia antica — I, 7) 002 SERVIO TULLIO. [Lib. II. chiamavano il fanciullo ad alti destini (). Questa era latradizione comune; ma allincontro gli storici etruschigli davano per patria lEtruria, e lo chiamavano Ma-starna, narrando che, compagno fedelissimo di Cele Vi-benna, e partecipe di ogni su
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