. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. ipi-tando, eflcr incorfo fi vedea. Dunque con lagra-uè ruina di Tua perfona giunto in terra , e quiuigiacendo j toilo per fé medefimo fi leuò fenz al-cun danno, ò percofTa, ò minima ferita in alcunmembro vederfi, o fentirfi, fblo laiuto di MariaVergine nominando, e laudando. Al cosi mara-uigliofo non meno che notabile cafo, non mancòfrequenza di perfone, che vi corfèro,ftimando incosi fatta caduta doucr il detto giouane efieriisfragellato. Ma egli, quando dvna maniera ,equando daltra interrogato, or vna,& or altra co-fa


. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. ipi-tando, eflcr incorfo fi vedea. Dunque con lagra-uè ruina di Tua perfona giunto in terra , e quiuigiacendo j toilo per fé medefimo fi leuò fenz al-cun danno, ò percofTa, ò minima ferita in alcunmembro vederfi, o fentirfi, fblo laiuto di MariaVergine nominando, e laudando. Al cosi mara-uigliofo non meno che notabile cafo, non mancòfrequenza di perfone, che vi corfèro,ftimando incosi fatta caduta doucr il detto giouane efieriisfragellato. Ma egli, quando dvna maniera ,equando daltra interrogato, or vna,& or altra co-fa rifpondendo a chiunque intenderne volea fo-*pra del trillo accidente>e dellafpetto delle ièrpi,e dello sbigottimento del fuo traboccare, e delladiuotiilìma confidenzia fua \ confermò auer autodauanti a gli occhi in quel precipizio venerabileDonna, veilita di bianco,dalla cui mano,come daaffiliente, ne venia per aria folknuto. E co-sì pofcia con la Immagine, e con laicrittura, nella Chiefa del-la Nunziata di cota-le fucceffo polèMriuatto, Téfiìtafù. ddh Santìfs, Nuntata, 6p Tagliate le carni irtX X / I. luoghi della perfona a^ Gabriello, e giudicata/uà vita al fitie ; doL^ MARIA gli fi concede il mante* nerla^, Cap» XX. RandilTìme forze fon quelle dellafafetto vmano : ma vie maggior pie-tà è quella di Maria, da cui taloraquello, clie da* fuoi diuoti fi vuo-le, vien mello in opera. Come funel calò di quel G abriello di Mat-teo, Cittadin Piiiolefe. Il quale,circa a due boredi notte mentre andaua per fuoi affari j vicin allaChieià di S. Domenico, affrontato da tre armati,e ftretto in mezo, econ ventidue colpi di Ipadatrafitto tutti graui e mortali \ nulladimeno fup-plicando laSantilllma Donna, che fu Specchio dipurità, e (aiutata da quel Gabriello celelte, a cuiper lo nome aueua coftui qualche diuozione^fèn-i\ perla clemenza, che in lei regna, aiuto diuinoin fouuenimento di iùo languire : mercè che talferuore ebbe fua inuocazionc, che dal peri-colo del


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