. Dell'imprese . e non che , per allontanar/ì, chei facciamai dalla cofa amata j non pure non fi uerrà icemando in. lui di quelloatìfetto amorofo, che Ibndole vicino tuttauia puro, e caldo le dimollrajma chegli anderà in lui tanto più crefcendo, quanto da lei per maggio-re fpazio di luogo più lì rende dilungo , non altrimenti, eh allaLunasauucnga ; laqual nel riceuer, che fi la lu-aluce del Sole^coli fcuopre^*femprcmai piulplendore, come tuttauia lì ila da quello più lontana,llche lì rende chiarilTimo a chi la Luna guarda allora, chella è,piena incolmo ; trouandolì nella parte opposta al Sole


. Dell'imprese . e non che , per allontanar/ì, chei facciamai dalla cofa amata j non pure non fi uerrà icemando in. lui di quelloatìfetto amorofo, che Ibndole vicino tuttauia puro, e caldo le dimollrajma chegli anderà in lui tanto più crefcendo, quanto da lei per maggio-re fpazio di luogo più lì rende dilungo , non altrimenti, eh allaLunasauucnga ; laqual nel riceuer, che fi la lu-aluce del Sole^coli fcuopre^*femprcmai piulplendore, come tuttauia lì ila da quello più lontana,llche lì rende chiarilTimo a chi la Luna guarda allora, chella è,piena incolmo ; trouandolì nella parte opposta al Sole per dritta linea, che e laparte più remota, che da quello polla tenere in Cielo. B O L G. Gen-tile è (tata cotefta per certo,a mantener nera quella oppinionc, che perlontananza non li fpenga amore; anzi tuttauia più fi vada con maggiorfiamme accendendo . Clemente Piccolomini fotto la Luna, ha poftolerba detta Lunaria ; facendole vcrfo quella coli parlare : TV MI HIC^^ODCVNC^E. M 4 Colle iS4 IMPRESE. Colle parole propie di VeTgilio in perfona dEolo Re de*^Véti, quattdo rifponde alla domanda fatragli da Giunone, chei vole(Tè colle uie^forze commouerc il mare, e far iommergere larmata da lei odiatitlì»ina de Troiani; e mollra la fua prontezza ad ogni femigio della Dea_-,dicendo : Ci\e ben tutto lelle re riconolceua, lo ll:ato, e1 Reame fuo,bontà, e mercè di lei loia. il limigliante mi dò ageuolmente a credere,che voglia inferire per mezzo di tal erba prelFola Luna,lautore d-ique-fta figura, verfo la llia donna,nomata Cintia. Quefìia erba è tanto log-Saetta, o diciamq tanto congiunta alla natura lunare; che ella_>loia per quanto intendo, nè liata dinominata ; e non lenza cagione ve-ramente . Ella ha la fìia radice lunga forfè vn palmo, e nella radice hatre ramolcelli luno nel capo, laltro nel mezzo, & il terzo nella fine diella, e ntraggon tutti a! colore del zaffar ano. Quando la Luna doppolfoo congiugnimento col Sole, ha corfo vn giorno ;


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