Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . GIOVAMBATISTA VANNI PITTOR FIORENTINO Difiepolo di Crijlofano Allori, nato 1599. 0 \66o. N quegli ultimi tempi del parlato fecolo, nequali la noftracitta di Firenze, quanto in altri mai, partorì alle noftre artiuomini dalto fapere, flava godendufi il frutto di compiaci-mento e d onore, che le opere loro, (parie in ogni luogo dieflà, e
Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . GIOVAMBATISTA VANNI PITTOR FIORENTINO Difiepolo di Crijlofano Allori, nato 1599. 0 \66o. N quegli ultimi tempi del parlato fecolo, nequali la noftracitta di Firenze, quanto in altri mai, partorì alle noftre artiuomini dalto fapere, flava godendufi il frutto di compiaci-mento e d onore, che le opere loro, (parie in ogni luogo dieflà, e per tutta Italia e fuori, le procacciavano : e mante-neva;, fempre viva altresì nella profeflìone degli Orefici, Gioiellieri edArgentieri, una ftraordinaria applicazione a cofe appartenenti al dilegno; viveva. 2oa della Part, I. delSec. V. dal 1620. al 1630. viveva Orazio di Giovambatifta Vanni Gioielliere, e Benedetta di Jaco-po Torrigiani di lui conforte, P una e laltra» ragguardevoli famiglie, fa-vorite dal cielo di numerofa prole. Di quelli due congiunti nacque alli Febbtajo 1599. Giovambatifta Vanni, di cui io prendo ora a non fu gran fatto, che effendo egli nato, allevato e nutrito in mezzoallarte del difegno , appena toccati gli anni del conofcimento , dettea conofcere in fé fteilo un genio non ordinario a cofe di pittura. Que*fto però fuccedeva non fenza qualche avversione del genitore , il qualeparte conformandofi al quali comune umore depiù, che è dallontanareal poflìbile dal proprio meftiere i figliuoli, dante laverne incamminatiper lo medefimo altri due, e parte per avere fcorto in Giovambatifta unoingegno acutiffimo e perfpicace, ad ogni altra cofa perifava, che a quelladi farli imparare il difegno. Ma il fanciullo, il quale a cagione non puredu
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