. Dialogo dell'imprese militari et amorose di monsignor Giovio, vescouo di Nocera : con vn ragionamento di messer Lodouico Domenichi nel medesimo soggetto ; con la tavola . rgia, chefi chiamo foi^ flette molto^che ne gli effettigrandi lo trono non folo ingrato, ma capital nimico ; perche feropera del dettole fer Uperuerfi difegnifuoifiifcactiato da fran^cefi il Tf^tca Lodouico da Milano-^ e fenza punto ìntralafciarlodio,non refìomaidiperfeguitarcafa Sforzffca,finche non fu-ron tradtti,ff obliati dello fato,e condotti prigioni in Francia. In^uefìo fropofto fece far Monfignore


. Dialogo dell'imprese militari et amorose di monsignor Giovio, vescouo di Nocera : con vn ragionamento di messer Lodouico Domenichi nel medesimo soggetto ; con la tavola . rgia, chefi chiamo foi^ flette molto^che ne gli effettigrandi lo trono non folo ingrato, ma capital nimico ; perche feropera del dettole fer Uperuerfi difegnifuoifiifcactiato da fran^cefi il Tf^tca Lodouico da Milano-^ e fenza punto ìntralafciarlodio,non refìomaidiperfeguitarcafa Sforzffca,finche non fu-ron tradtti,ff obliati dello fato,e condotti prigioni in Francia. In^uefìo fropofto fece far Monfignore ^fcanio per imprefalEclifii del Sole, Uguale fi fa per timerfofition deh Luna tra L^^. .ujev^^ rén)^JJ r€é^:9L^ ii6 DIALOGO DELLIMPRESE ejTo e Li intender^cheJìcome il Sole non rijj>lende-uafoprd la terra per lingiuria &• mp-atitudine della Lunariaaliale da fé non h attendo luce alcuna ^tutta quella che hàja rice-uè dal Sole,e nelt EcliJ^i la lena alhenefattorfuo, come ingratif-Jìma-^cosìTapa o^lejptndro ìhauena pagato dvnfommo hene-fido riceuuto con grandi^ima ingratitudine ; // motto diceua\ TOTVM ADIMIT Q^V O INGRATA D O M. Qertb queBo Tapa ^lejfandrofu yn terribile e pe-piferomoflro quajìper tutta lanosità dItalia fi comf ko viflonella voBra hiHoria ; e mi marauigUo manco di tanta ingrati-tudine perfi Monfgnore ^fianio, cheju per ^^ngran tempolhonor della corte Romana^hauendo alcuni Tapifiuccejfori a luifeguite le me dejìme pedate ^^il che chiarifiimamente appare difiorrendofopra le yite defontefià che fin yenutifoi» - GIO» DI MONS. GIOVIO. 117 G I Bartolomeo Saliceto^nipote del chìdripmo lurifcofulto Bolo^nefe, ci/era ^mhafciatore del detto Cardinale apprejjo il X>uca Lodomco. Uso il dettoJ^onjìgmre innanzi l tempo delle fu e routne certe nuuole illu-minate dal Sole quafi informa di far larco baleno, come fi \>edefiorala porta di Santa Maria della confolatione in Boma • ma,perche ella


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