. Teatro d'imprese . , cioè per adornarfi di cjnelle, per Intcr-nofcimetOjò Ricono{ciméto,&: per dirtinguerclViio dallaltro, per Eler-citamento dellaltrui,li può aggiungere cnandio della noftra intelligen-za,! quali non fono veri, e propnj fini dclllmpreià, ma più tolto effetti,che confeguifeono a quella, e potranno chere fini delf mtentioni de gliautori più toftojchc dcllImprclè. LImprefe poi, che lì fanno in biadinoaltrui, non fono di quelle perfette, e mancheranno del lor vero, e primofine, chè di lignificar cola, che dall autore sriabbia à mandarcàperfet-tione:ma il lor fine faràdi molbarc
. Teatro d'imprese . , cioè per adornarfi di cjnelle, per Intcr-nofcimetOjò Ricono{ciméto,&: per dirtinguerclViio dallaltro, per Eler-citamento dellaltrui,li può aggiungere cnandio della noftra intelligen-za,! quali non fono veri, e propnj fini dclllmpreià, ma più tolto effetti,che confeguifeono a quella, e potranno chere fini delf mtentioni de gliautori più toftojchc dcllImprclè. LImprefe poi, che lì fanno in biadinoaltrui, non fono di quelle perfette, e mancheranno del lor vero, e primofine, chè di lignificar cola, che dall autore sriabbia à mandarcàperfet-tione:ma il lor fine faràdi molbarc,e paleiarc quella tal colà. Quelle,chedichiarano cola giàauuenura come quella l:x me prodiit non haucran-no parimente alcun buon fine, e faranno da porre fra Rouefci. pjrtionicon-ftierarft net limprefe. .La Tropor-tionerkhie-fta in vna fi-gura confiflenel figurarla,m manieraiconuencuolealla [uà na-tura. Imprcf;cbcmancano pri-ma T ropor-tionc. B^g p. DELLA PROPORTIONE DELLIMPRESA,ffl Contieni enzj. de corpi tra fé >econ lAcademtco. Capitolo XXII. A Proportione, eConucnienzati puònellImprefaconfi-derareò tra le iole figure, ò tra le figure, &il motto, ò tralimprefi, &il lignificato, ò finalmenrefrallmprela,&:<f£ il nome Academico didotto da quella, & quante Pro-portioni, e Conuenienze può ella hauere, altri tanti vi-tij, eiproportionihaucranno quelle, che ditalcondi-tione mancheranno. La Conuenienza richieda nelle figure, le fia vna fola, farà che fi figu-ri non già nel fuo più nobil atto come accenna il Palazzi, e Io tolfc for-fè dal Bartolojche ciò fcriue delle figure, che nellArme ti pongono, main quello atto, e modo, che fcrua al noilro intendimento, fchifando pe-róni atti vili, epoco honcfli cornee quella deidue Armellini figuratinellatto di generare, clècondo Hercole Tallo quella del Caftoro delGiouio con la parola Ananci. L: fi fèrbcràfèmprelaconuencuolezza del-la figura quando non sa
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