. Adunanze degli Arcadi pubblicate nelle nozze di ... Giacinta Orsini ... con ... Don Antonio Boncompagno Ludovisi. ti egregjDel Giovine gentil. Narra grandezza, e fede,Ed animo foave,Configlio, e fenno graveNel più ridente Aprii. Ma tu non parti ancoraVerfo lo Stigio Fiume,E moftri chai coftumeDi dare altrui dolor ! Ed effere vorrai Sì contumace , e reo ?Ah chiamerò ImeneoGermano tuo miglior. Egli è di te più fido,Più alla ragion sarrende,Ne al par di te pretendeLImpero univerfal. Si dolfer mille VatiDi te ne verfi fui,Mai fi lagnò di luiQuel popolo immortai , Ma Ma già la bruna DeaAl fuori d


. Adunanze degli Arcadi pubblicate nelle nozze di ... Giacinta Orsini ... con ... Don Antonio Boncompagno Ludovisi. ti egregjDel Giovine gentil. Narra grandezza, e fede,Ed animo foave,Configlio, e fenno graveNel più ridente Aprii. Ma tu non parti ancoraVerfo lo Stigio Fiume,E moftri chai coftumeDi dare altrui dolor ! Ed effere vorrai Sì contumace , e reo ?Ah chiamerò ImeneoGermano tuo miglior. Egli è di te più fido,Più alla ragion sarrende,Ne al par di te pretendeLImpero univerfal. Si dolfer mille VatiDi te ne verfi fui,Mai fi lagnò di luiQuel popolo immortai , Ma Ma già la bruna DeaAl fuori della mia cetraVeggo dintorno allEtraSpiegare un qualche orror; E al comparir di quellaSpronando va TitanoNel fen dellOceanoGli ardenti corridore Vieni, o propizia Diva;Ben vuò che fìa palefeChe le più grandi imprefeIl Fato a te donò . E che non era ancoraComparto al Mondo il giornoChe lombra tua dintornoGli abiflì circondò. E a te Fanciullo Arciero Infingitore attuto, Ben ìì dovrebbe acuto Rimprovero perdonarti or giova, Poiché sì vaghi nodi Degni deterne lodi Godetti di formar. 53. D 4 Del 5* Del Signor Abatd< GIACOMO CEMMIFra gli Arcadi AMILDO CILLENEO SONETTO. Quali al faufto Nodo applaudon lieteOmbre amabili agli atti, ed a fembianti !Ah vi ravvifo ormai: so, che voi lieteDi Tullio, e Mario le grand Ombre erranti. W Giulia ragion di vera gioja avete In rimirar gli Eccelli Spofi amanti,Le cui Virtù maravigliando udreteQuanta porgan materia a noliri canti. Indi, fcordata appien voftra (ventura,Con sì giocondo afpetto ritornateA inoltrarvi alle Patrie illufori mura, Ed a fudditi Popoli narrate, Che il Ciel nellalta Coppia a lor matura Del faggio Augufto la felice etate. Del (a) Ex noto, che Marco Tullio, e Cajo Mario ebberoper Patria Arpino uno de Feudi degli Eterni Spoft. Q Del Signor Abate GIUSEPPE CASALI Fra gli Arcadi LAURESTO PEGEO SONETTO. Ual già prediffe al valorofo EneaColà nellantro delle cento porteDella Turba Dardania un dì la f


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