. Teatro d'imprese . are vn peccatore infàtiabilc nelpeccare, piglieli Marc, in cui cada pioggia dal Cielo, &: fi veggano al-cuni fiumi mettere Tacque Ioro,e gli icriflè le parole del SauioKvNqyAMdigit s v r f 1 e 1 t, dette da lui dei fuoco, di cui anco parimente fi pote-ua valere lautore, il quale conruma, anziconuertein fé fteflo fenza ter-mine, e fine, quello che vi fi meteedentro, come fa il Mare la dolcezza^dellacque, che le tramura nella fua làlfugginc,in vece di refbre da quel-le raddolcito . Per vno di cafàCalian fu prefo dallArma di lui vn Marefotroà Cielo notturno,e fcreno,e fcritto


. Teatro d'imprese . are vn peccatore infàtiabilc nelpeccare, piglieli Marc, in cui cada pioggia dal Cielo, &: fi veggano al-cuni fiumi mettere Tacque Ioro,e gli icriflè le parole del SauioKvNqyAMdigit s v r f 1 e 1 t, dette da lui dei fuoco, di cui anco parimente fi pote-ua valere lautore, il quale conruma, anziconuertein fé fteflo fenza ter-mine, e fine, quello che vi fi meteedentro, come fa il Mare la dolcezza^dellacque, che le tramura nella fua làlfugginc,in vece di refbre da quel-le raddolcito . Per vno di cafàCalian fu prefo dallArma di lui vn Marefotroà Cielo notturno,e fcreno,e fcrittouifopra Caeli refert ima-gi n e m per dimoftrare, ehcgli del voler del ilio Preneipe fi fa ipecchio ,e da diitgni di lui dipendevano i fuoi pcnfieri,fcriue lautore; fé bene di-rei Di Giouanni Ferro. 477 rei lui etere fhtofpecchio,il quale fi come rappresa limene delcorpo,coùegiiiIvpIere,&i,ennidcIfuo Sonore. Ed io al Affare coSolechiaro,erjfplcndentedifoprafcnll,per altri Ad ognisvoca lORCRESCELAMAROj. Volendo alcuni Filofofi, che quella amarezza dellacque delnella 1 upertìcie folamen relazionata dal calore del .Sole. Marc /la. MAR- 478 Teatro dImprefe, MARTELLO,


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