Rami al vento . anza inesorabile. Terra delle mie notti insonni,fiore di mia terra 12 Or ecco che io confesso la mia indiscrezione. Il solitariodalla sua vetta aerea, porse a me il libro dei suoi canti,perchè io Io deponessi chiuso quaggiù sulP altare valsi dunque della trasmissione per penetrare primonelP orto fiorente, per svolgere il volume, mentre al liberolettore spetta il papiro arrotolato, il libro intonso, 1* aprirne egli stesso i fogli giunta, io, lasciai cader sulla prima pagina bianca il miopensiero ; pochi seccumi sulla soglia. Un ostacolo da nulla


Rami al vento . anza inesorabile. Terra delle mie notti insonni,fiore di mia terra 12 Or ecco che io confesso la mia indiscrezione. Il solitariodalla sua vetta aerea, porse a me il libro dei suoi canti,perchè io Io deponessi chiuso quaggiù sulP altare valsi dunque della trasmissione per penetrare primonelP orto fiorente, per svolgere il volume, mentre al liberolettore spetta il papiro arrotolato, il libro intonso, 1* aprirne egli stesso i fogli giunta, io, lasciai cader sulla prima pagina bianca il miopensiero ; pochi seccumi sulla soglia. Un ostacolo da nulla. Li scansi il lettore e rami sono in fiore; il vento sì, li squassa; ma i petalicadono a nembi odorosi su chi passa ; e lasciano sul picciuolo 1 embrione del frutto. Verrà lestate : noi torneremo lassù, o lettore, a quella solitudine aerea ; e udremo la voce del poeta cantare ancora nel maestrale e nel sole vibrante isolano. Ma, vedi, maturano i pomi,maturati le pè MARIO FORESI. ANn-BEE/M. SAN ROSSORE. (La Ghirlanda). Colitudine; sposa **** al dolce core assorto,quasi amando ti stendilerita del Fiume Morto sulle rive leggieree ascolti dei mattinipallidi e delle sererosse i canti divini. Canta il sol sulle vie,canta nei boschi il vento,sopra le lande il cielo,sul fiume il firmamento. Solitudine, biancasorella del mio cuore,rossa la sera cantain te di San Rossore. 17 LArno dargento schiudegli argini verdi al cielo:fruscian le pioppe nudesul vigoroso stelo. Voci di vento ha Y buoi taciti e stanchivan per la solitarialanda, ai pascoli, bianchi. Presso la madre granderesta il vitello e guata;poi sulle quattro zampeva in corsa per le prata: torna : e la madre sfioracol muso il minor dorso:e garrisce uno stuolod agili storni accorso. Più lungi alzan le landetra nuvoli di sabbiacol mugghio dei desertila riarsa lor rabbia. Vagan su V erme landea passi lenti e rarii placidi cammellisotto i raggi solari; 18 su laffocata arenasdraian le membra ossute :stan s


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