. Imprese sacre con triplicati discorsi, illustrate & arricchite. Con le aggiuntione [sic] ultimamente fattevi dall'istesso autore et in questa terza impressione, con sei copiosissime tavole molto più che prima adornate . (Jone anheUndad Jtti^ondo cane Là ne IT Egitto , e parche tutte BrameJJonde ingoiar del Kè de fiumi infineTur appena, le lamhe y chete, trame:Fuggir defìa. delcoccodrit immane y. \E fia fète fitiar i non taltrui fame ^Co fi de moHritimojmch io:4tlete y , E perciò affreno delfaper la Jet e ^ D I S C O R s o r. Sopra il co rpo deWlmprefa, Cani dome ,fSÌ leti t pur f.~ L A conti


. Imprese sacre con triplicati discorsi, illustrate & arricchite. Con le aggiuntione [sic] ultimamente fattevi dall'istesso autore et in questa terza impressione, con sei copiosissime tavole molto più che prima adornate . (Jone anheUndad Jtti^ondo cane Là ne IT Egitto , e parche tutte BrameJJonde ingoiar del Kè de fiumi infineTur appena, le lamhe y chete, trame:Fuggir defìa. delcoccodrit immane y. \E fia fète fitiar i non taltrui fame ^Co fi de moHritimojmch io:4tlete y , E perciò affreno delfaper la Jet e ^ D I S C O R s o r. Sopra il co rpo deWlmprefa, Cani dome ,fSÌ leti t pur f.~ L A contirma prartica » eper dir cosi domefti-chezza , chehaW)iama co* cani farà forfèfofpctar alcuno > chennlladi curiofo, òdinuouo fìa dirli di io-io ifì tj^\xt^a difcorfo * Ma io allincoiu. fro trouo fi copiofa meffc delle maravuiglie lorojche per no poterla ru tra ù rimagp pérofò, e fofpefo in ri-foliiermi qua} parte babbfa da cralafctartjchequalemifi collega micrerc,& iniogni modo ladomeftichczza » <Sr amo-rcuolczzaache co noihanoi canijDÓ merira,ehc perdo fi tralafcincanzi che comaggiot diligenza di loro fi ragióni. E .Cerroqual animale fi rirroua,. che (ììu , l^^l^rdeUTi uomo più amante,. & allamaro Vf*daini più fcdcledc! cancGli altri ani- ^^«^»*maiibifognadomeiticailicon larto e col Di modcfioinueftìgàtore delle cofediuìne. Dif. I. ;oi col tempo, il canenafcc tanto domcftì- gna. Vn cane di caccia fu per fortc^cojche no pare pofTa viurre fcnza lhuo prcfcntc alla mortedel padrone, e vm-^trcóp ri. mo,epcrmolto,chc da fc egli lo difcac- to dallamore lungamente dimorò vi-orn/t. ci, e lo percuota, Tempre con più lufin- c/no alla fcpolcura di lui. Ma vintalaghejcfommifione, quafi, che fauori ri- pietà dalla fame, ritornò egli in


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