. Le imprese illustri . uerfifamofiScrittori,comePlatone,Plinio,?aufa-nia,Virgilio,Ecateo,Pifandro,Alceo,&più altri,i quali la maggior parte ne parlano comedi cofafauolofa, & che in fé contenga vaghifsirne allego-;rie. Ht principalmente Thanno i Iuftrata tutti co-loro , che han cantate le fatiche d Ercole. Et tuttivniuerfalmente hanno detto,che nella paiude Ler-nea fu già vn Serpente con molte tefte,& di tal na-turale fé vna fé ne tagliaci, ne nafcean moltalrre. Là onde andatouifinalmente Ercole, & conofciuta la natura dellanimale,adoprò non folamente il ferro,ma ancora il luccife


. Le imprese illustri . uerfifamofiScrittori,comePlatone,Plinio,?aufa-nia,Virgilio,Ecateo,Pifandro,Alceo,&più altri,i quali la maggior parte ne parlano comedi cofafauolofa, & che in fé contenga vaghifsirne allego-;rie. Ht principalmente Thanno i Iuftrata tutti co-loro , che han cantate le fatiche d Ercole. Et tuttivniuerfalmente hanno detto,che nella paiude Ler-nea fu già vn Serpente con molte tefte,& di tal na-turale fé vna fé ne tagliaci, ne nafcean moltalrre. Là onde andatouifinalmente Ercole, & conofciuta la natura dellanimale,adoprò non folamente il ferro,ma ancora il luccife finitamente. QjsEST<A bellifsimainuentioned unanimale di sì orrenda & ftra-na naturatoti la bella maniera da Ercole vfata per efpugnarla, fi vede comolta vaghezza celebrata da infiniti così antichi come moderni,& che mdiuerfe guife ella prefta comodifsimi effempi & argomenti-, non folo à i BBB. 57» DELLE IMPRESE poeti,ma ancora ài Filofofi,& àgli Oratori in diuerfe occafioni per lin-tento di quello, che efsi procurano di perfuadere, & di dimo(lrare,& conla fteffa vaghezza fi vede formata in Imprefa da quello Signore,del qualequi di (opra sè pollo il nome. Et per volerne noi venir a confiderar 1 in-tention fua,fi può primieramente congetturare, che per auentura ruffe leuata da lui quehVlmprefa, in loggetto amorofo. Et deuendofi credere,che vii Signore cosi ottimamente dotato dedoni della Natura, & dellaFortuna,nondeueffe effer prefo damore (e non altifsimo,oue per infinitirifpettifoglioneffer quali Tempre infinite difficoltà,fi può far giudicio,che voleffe con la figura dellIdra rapprefentar quei pericoli,& quelle in-;eftricabili,& infuperabili difficoltà,che in talamore, & defideriofuo, fégliopponeuano. Et col Motto V T C V ^Q^V E. cioè,1 Ts^ Q^V ^ L V X SKJ* £ modo, C 0 M V ^V £ bifogni,VER qual fi voglia via, veniffeà far fegno d


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