. Delle imprese, trattato . luogo^K?NìJ^^?^-ir^ oueuedutinon fiano. Fa uergogna allim-B l^^^k!^*^^ ^c modeftohuomo che non fi uergogna innan-f^fós^ìK^^^ É ziàfemplicetti fanciulli far mille dishone-*à?^K^-2^/?\. ^ lì ftàconla moglie. Meffama cum vxoribus^&^àkià^^^^)^d^ „ inpropatHloconcumhunt{àìcQ ¥)at,, Camcli cotundam Venerisjocictatem nunquampalam interje ducunt ;Onde accorgendofi il Pafcore del tempo della congiuntione > I I B R O T E R Z 4j fi parte> come ferine Eliano. Non fa mai coito con la madre, £Jj ^e pur Edipo il fece , e Telcfo fatto lhaiircbbc fé] Dracene non
. Delle imprese, trattato . luogo^K?NìJ^^?^-ir^ oueuedutinon fiano. Fa uergogna allim-B l^^^k!^*^^ ^c modeftohuomo che non fi uergogna innan-f^fós^ìK^^^ É ziàfemplicetti fanciulli far mille dishone-*à?^K^-2^/?\. ^ lì ftàconla moglie. Meffama cum vxoribus^&^àkià^^^^)^d^ „ inpropatHloconcumhunt{àìcQ ¥)at,, Camcli cotundam Venerisjocictatem nunquampalam interje ducunt ;Onde accorgendofi il Pafcore del tempo della congiuntione > I I B R O T E R Z 4j fi parte> come ferine Eliano. Non fa mai coito con la madre, £Jj ^e pur Edipo il fece , e Telcfo fatto lhaiircbbc fé] Dracene non lefo, imlhausiife impedito, dice Eliano idcflbdallhidoria degli Ani- moà <ii Arilìotile : fiuola che forfè è hiftoria hoggi nella sfre- ^^^ ^^•^nata libidine de gli hiiomini. E pur è nero chei Lacedemonij y^^° ^.^ *da tutti i Tempi) fcacciauano il Cane, come impuro, e che pu me7mpu^blicamente prorompe alla libidine. ro. Lanimo DELLE IMPRESE Lasiimo gencrofo ne i pericoli (ì Era Cefare in mal fido fofìegno ISlel varcar àHnquiete, e turbìde onde ;Ma haueapoflo in non cale, e londe, el legno E del Mare attendcua ambe nel volto, e nel parlar, iljegno Facea delUvirtù chentro ;lon èfchermo più fido al gran periglio Che incontro in fida tema ergere il ciglio. Efiempìodi Cefarene peri-coli.
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