Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Dapoi che Luccha rimase libera in fine a questo tempo, mol- e. loi ate compagne di diversi luoghi vennero in sul terreno diLuccha, facendo prede, arsioni et uccisioni, et finalmente volendodenari; et cosi è di bizogno fare per le divizioni di Toscana,5 che poco si potre noiare neuna parte di Toscana, s ella fusseunita. E im fra 1 altre compagne, chon chui meno acordio pi-gliar si poteo, fu quella delli Ungari, la quale, non volendo al-cuno pacto, venne in sul terreno di Luccha del mese d octobrein ., et era loro capitano messer lohanni


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Dapoi che Luccha rimase libera in fine a questo tempo, mol- e. loi ate compagne di diversi luoghi vennero in sul terreno diLuccha, facendo prede, arsioni et uccisioni, et finalmente volendodenari; et cosi è di bizogno fare per le divizioni di Toscana,5 che poco si potre noiare neuna parte di Toscana, s ella fusseunita. E im fra 1 altre compagne, chon chui meno acordio pi-gliar si poteo, fu quella delli Ungari, la quale, non volendo al-cuno pacto, venne in sul terreno di Luccha del mese d octobrein ., et era loro capitano messer lohanni Albano, eIO acampòsi a Massa Pisana. E da poi si partìo colle suoi brigate 420 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE e acampòsi a Sagromingno, di socto per quelle ville, minacciandomolto il contado di Luccha. CCLX. Come Luccha ricorse a Pisa per E dubitando i Lucchesi che tale gente non fusse a pititionede Fiorentini, et sentendo che di verso Firenza venia gentein Valdinievole, si ricorse a Pisa, che piacesse loro mandare al-cune brigate acciò che si potesse-ro levar da campo e mandar via. fii^^^^lp^iJJ | lì 5E come ebero la nbasciata, man-dorno gente da cavallo, e il co-mune di Luccha colle loro gentida cavallo e da pie; e com quel-le di Pisa si missero a campo a J W ^r^^^ -^^T^ ioSagromingno, & molte scharamuc-cie fecero, morendo dell una parte e dell altra, e ferendosi in-sieme. Alla fine, non potendo i dicti Ungari sostenere, si partiro-no; et, se il comune di Firenza non avesse dato il passo, con-veniano esser tucti presi e morti. Et cosi da tal compagna 15fummo liberi senza alcuno ricompramento di denari. CCLXL Crome Luccha mandò alla compagnaChello di Curado di Poggio. Eoltra le molte compagne venute in sul terreno di Luc-cha, minacciando Lucha una compagna del mese d ogostodi .mccclxxxiiil, la quale si dicea es


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