. Le pompe funebri celebrate da' Signori Accademici Infecondi di Roma per la morte dell'illustrissima Signora Elena Lucrezia Cornara Piscopia accademica, detta l'Inalterabile . £ Per 66 Per qu:ìì csgion fon flefluod i SalcioSenza nodo gii abeti11 Pioppo ama le riue, e lOlmo i recife da continue falciPiù belle efcan le viri, e come lietiI formenti nel fuol f-grccia il ; e centaltri tonoDHLBNA i vanti. E pendi ancor dubbiofo^Ah {ofpira che dVopo, o Padre ondolo. Difìe il glauco Padcr; da limo fondoEi del gelido petto Scofle vn fofpiro 3 e con ohimè profondoPer te;


. Le pompe funebri celebrate da' Signori Accademici Infecondi di Roma per la morte dell'illustrissima Signora Elena Lucrezia Cornara Piscopia accademica, detta l'Inalterabile . £ Per 66 Per qu:ìì csgion fon flefluod i SalcioSenza nodo gii abeti11 Pioppo ama le riue, e lOlmo i recife da continue falciPiù belle efcan le viri, e come lietiI formenti nel fuol f-grccia il ; e centaltri tonoDHLBNA i vanti. E pendi ancor dubbiofo^Ah {ofpira che dVopo, o Padre ondolo. Difìe il glauco Padcr; da limo fondoEi del gelido petto Scofle vn fofpiro 3 e con ohimè profondoPer te; Donnaj elcLimOa di pianti inondoL^vmido (enOj e quelle guance vmctto;A le Ceneri tue fìa lieue il con eterno duoloPiangeran queite \2ki\\, e in corfo largoGran tempo il Pò lolpirerà lui raargo. Te le Felfinee, e 1 Antenoree rupi,Te TApono, e X Timauo ;,Te Tombrofo Appennin daTuoi dirupi/E ^l Mincio chiamerà da gli antri cupiNon vdendo i tuoi carmi il lido cauoIn eterno filenzio oggi te fu quelli falTiAizerem di Cipreflo irfuti Altari,Je noua Stella inuocherem da i Mari. LHELENA Ã7. L= H E L E N A ODE SECONDA BEL MEDESIMA, Ci â¢â iliji -- ì ;. OgniCrefc Ir- ^i *⢠Mai FAuftriaco piano Digeriua le itragi, e in fior crefciutiFrondeggiauan dal luolo i tefchi Epi «l Cadaueri ArgoiStriEoIaaa laratro, ei raftri acutiColtiuauan le Ceneri dOfmanqfquallido brano fua in biade, e a T Vnghero BiifoIcQJrontee fruttifìcaua il Solco. Già r Efercito Armeno ] Verdeggiar fi vedea tutto in Arifte, Rifoluendo i fuoi fdgeni al fine in erba, Con radice fuperba Puilulauano i Traci, ed eran ville Le (quadre germogliar dal terreo feno ] Ributtaua il Terreno LHalle crefcenti, e riduceqa in bofchi Le Ciconie Faretre, e gli archi moichi, Riforgea di fotterra Con fpica funai lifmara plebe, E fioria rediuiuo il Turco orgoglio.!^ Parca Tempio germoglio Sdegnar per tomba Tinimiche glebe, E vTcir dal Campo la feconda guerra? Lo ribatteua à terra Pannonia


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