La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . ,T Uccello ornò un terrazzo nellorto deBartolini in Gualfonda(fig. 118). La quarta di tali storie fu veduta un tempo pressogli antiquari fiorentini Lombardi e Baldi, ma ora non si sapiù dove sia. 2 Unaltra serie importante di dipinti da cornice è quelladelle sette Virtù cardinali e teologali che sovrastavano al seg-gio de magistrati nel Tribunale della Mercanzia e che giàconosciamo. Sei di esse, pur troppo rovinate al punto da do-versi ritenere quasi perdute, sono di Pier Pollaiuolo (figg. 119,268); la settima, la Fortezza, è di mano del


La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . ,T Uccello ornò un terrazzo nellorto deBartolini in Gualfonda(fig. 118). La quarta di tali storie fu veduta un tempo pressogli antiquari fiorentini Lombardi e Baldi, ma ora non si sapiù dove sia. 2 Unaltra serie importante di dipinti da cornice è quelladelle sette Virtù cardinali e teologali che sovrastavano al seg-gio de magistrati nel Tribunale della Mercanzia e che giàconosciamo. Sei di esse, pur troppo rovinate al punto da do-versi ritenere quasi perdute, sono di Pier Pollaiuolo (figg. 119,268); la settima, la Fortezza, è di mano del Botticelli. 1 Op. cit., voi. V, p. 24. 2 G. Frizzoni, Arte italiana del Rinascimento, Milano, 1891, p. 231. LA DECORAZIONE DELLE STANZE SIGNORILI 173 Poiché si conservano nella nostra città, accennerò ancoraalle otto tavolette da cornice della Galleria Corsini, rappre-sentanti Apollo e le Muse, sebbene non provengano da unedifizio di Firenze, ma dallo studiolo del palazzo ducale dUr-bino. I quadri in origine erano dieci; oggi però Euterpe ed. Fig. 122. — Il concerto di Pane. Quadro di Luca Signorelli. Urania non si trovano più colle sorelle, né saprei dove sipossano rintracciare. Secondo lautorevole giudizio di Gio-vanni Morelli (Kunsthritischen Studien ecc., voi. I, p. 327),recentemente confermato dal Calzini (U Arte, a. XI, p. 225),Apollo e Talia sono da attribuirsi a Timoteo Viti, le sei Muserimanenti a Giovanni 1 Ricordo tra i dipinti di altre scuole sicuramente confitti entro cornicida camera, le sette Allegorie delle Arti liberali che Giusto di Gand eseguiper la biblioteca del palazzo ducale dUrbino, e di cui solo quattro (Mu-sica, Rettorica, Dialettica, Astronomia) giunsero fino a noi ; i ventotto ri-tratti di uomini famosi antichi e moderni fatti da Giusto per lo stesso luogo;i quadri (tra i quali due del Mantegna, due del Costa e uno del Perugino) 174 CAPITOLO III Dei documenti grafici a me noti, uno solo rappresenta unacornice di ricignimento di


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