Storia dell'Italia antica . ivenne un edifìcio magnifico. Sorse a de-istra della Curia, nel lato meridionale del Fòro, per accogliere gli stranieri prima di essere introdotti in Senato. Si disse Grccostasi,-cioè Stazione dei Greci, perchè questi furono i primi ad esservi accoltilamio 422 (Varrone, De Ling. Lat., V, 155; Cicerone, Ad Qmnt>rni fratr/lII, 1; Capitolino, Antonino Pio, 8). Le tre colonne che vi rimangono del-Tedifizio, il quale dopo più incendii fu rifatto bellissimo, sono dei tempiimperiali, e da altri furono attribuite al tempio dei Castori. Coù esse 1diamo la


Storia dell'Italia antica . ivenne un edifìcio magnifico. Sorse a de-istra della Curia, nel lato meridionale del Fòro, per accogliere gli stranieri prima di essere introdotti in Senato. Si disse Grccostasi,-cioè Stazione dei Greci, perchè questi furono i primi ad esservi accoltilamio 422 (Varrone, De Ling. Lat., V, 155; Cicerone, Ad Qmnt>rni fratr/lII, 1; Capitolino, Antonino Pio, 8). Le tre colonne che vi rimangono del-Tedifizio, il quale dopo più incendii fu rifatto bellissimo, sono dei tempiimperiali, e da altri furono attribuite al tempio dei Castori. Coù esse 1diamo la [ùanta deiredifizio, rifatta da Luigi Canina, e il frammento del- /flantica Ieno(jrafia di Roma, in cui è la parola Recost.,\eài Canina,Fòro romano, seconda edizione, pag. 83, 145, 312, 381, e tav. lil, n. Ve tav. XII, D. Vedi anche Nibby, Roma antica, li, 75. Gap. INVASIONE DEI NUMI STRANIERI. 753 E COSÌ i Tarquinii, famiglia al tempo stesso attenentealla Grecia e allEtruria, insegnano ai Romani la via dei. Grecostasi (Canina). due paesi più civili delloccidente, e li mettono in rela-zione con essi *. In appresso i cambiamenti nelle credenze furono gran-dissimi, e la semplicità primitiva fu trasformata e scom-parve 2. Roma apri le porte a legioni di numi stranieri (*),accogliendo le religioni di Grecia, di Egitto e dellAsia,e i riti e i misteri di tutti i paesi. Ma prima che ciò av- if) Nostra regio tam praesentihus iilena est miminibits, ut faciliuspossis Deum quam hominem invenire. Petronio, Satyr., 17. 1 Lacroix, Recherches sur la rèligion des Romains^ pag. 227. 2 Livio, XXXIV, 4. Vannucci — Storia dellItalia antica — I. 95 754 ROMA RIMANE ORIGINALE IMITANDO. [Lib. IL. venisse, più secoli si doverono volgere, e grandi avveni-menti compirsi. La via alla invasione delle idee e dellecredenze forestiere era aperta : ma nei primi tempi dellaRepubblica i Romani fecero resistenza a questa inva-sione, e studiarono di tornare alla semplicità delle isti-tuz


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