. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. rturarlo feguirfi doueua •, arriuò perfona dauanti a colui, che lagiuftiziaefercitaua, dimoftrandogli iiquidamen-te, da chi il misfatto^ a Mariotto oppofto,fu ì dunque in cognizion del Colpe-uole, £u liberato lo innocente : il qiiale /ènza piaattendere, andatone quanto prima a Fiorenza,diede aperto fegno nella figura dvna Immaginea lui fimile,di quale fiata era Tua innocenzia,qua-le il pericolo, e quale la liberazione ,per eiTerfì al-la Nunziata raccomandato. Caterina, tra le rouìne fatte da vna Saetta,


. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. rturarlo feguirfi doueua •, arriuò perfona dauanti a colui, che lagiuftiziaefercitaua, dimoftrandogli iiquidamen-te, da chi il misfatto^ a Mariotto oppofto,fu ì dunque in cognizion del Colpe-uole, £u liberato lo innocente : il qiiale /ènza piaattendere, andatone quanto prima a Fiorenza,diede aperto fegno nella figura dvna Immaginea lui fimile,di quale fiata era Tua innocenzia,qua-le il pericolo, e quale la liberazione ,per eiTerfì al-la Nunziata raccomandato. Caterina, tra le rouìne fatte da vna Saetta, due voi te in poco jhazto d^bora pericolando,per laiuto della NVNZIATA nonrejlaofefa. Cap. LII. Ccade talora, che dvn pericolofuggendo, in altro no minore sincappi, ficome per vno flrano ,cmiracolofo nella noflra Città oc-corfo accidente in Caterina mo-gli e dAntonio detto il Mancino da San Niccolòìè nha efempio. Era quefla Donna nel letto cori-catafì, e i^ià venuto il giorno, ma turbato, e tuttodù. pioggia tempeitofo, in su le dodici bore, il di 14. di. deUa Santtfs. Hunl^Uta. ifp 14 di Settembre del r ( ftrifcìò Co gri-de Ih-epito vna Saetta fopra dvn groffo, e largoni^rlo di due facce, in vn angolo della Torre del-la Porta;, detta di San Niccolò. Conciofkcofachéipaccato elio merla dalia maluagia violenza, e fattofenc due parti , la maggiore precipitando daquella altezza di circa a braccia fcilanta, piombòfopral tetto della ftanza, doue la lopradetta don*na fillìunéte dormiua :. e grauofo oltra modo perlo gran tratto, non purel tetto aperiè, e rouinò,fiaccando le traui > & i correnti, e gli embrici, & itegoli minutan>ente fpezzando ; ma (Imilmentevn palco fopra la iianza terrena della Gabella,con larga buca sfondò. Suegliata coilei dal con-fuforomore, vedendoli mezafepolta tralrottu-me della coperta della camera, e de fracafTati le-gni j tofto leuatafi, e laiuta dfuino inuocàdo^cor-fé ignuda conte era allvfcio della ingóbrata dan-z


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