. Della nouissima Iconologia di Cesare Ripa Perugino Caualier de SS. Mauritio & Lazzaro : parte prima [-terza] : nella quale si descriuono diuerse imagini di virtu, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi tutte parte del mondo, & altre infinite materie : opera utile ad oratori, predicatori, poeti, pittori, scultori, disegnatori, & ad'ogni studioso : per inuentar concetti, emblemi, ed'imprese, per diuisare qual si voglia apparato nutiale, funerale, trionsale : per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co' suoi proprij
. Della nouissima Iconologia di Cesare Ripa Perugino Caualier de SS. Mauritio & Lazzaro : parte prima [-terza] : nella quale si descriuono diuerse imagini di virtu, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi tutte parte del mondo, & altre infinite materie : opera utile ad oratori, predicatori, poeti, pittori, scultori, disegnatori, & ad'ogni studioso : per inuentar concetti, emblemi, ed'imprese, per diuisare qual si voglia apparato nutiale, funerale, trionsale : per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co' suoi proprij simboli ciò che può cadere in pensiero humano : ampliata in quest' ultima editione non solo dallostesso auttore di trecento e cinquantadue imagini con molti discorsi pieni di varia eruditione & con molti indici copiosi . uperba apparenza,vefHta_-> tenga vna tromba, & la deftra farà alzata indi penne di Pauone, nella finiftra mano ariaws. La $o6 Della nouifsima Iconologia La Iattanza,fecondo San Tomafo,è vitio dicoloro, che troppo più di quel, che fono ìnal-zandofi,ouero che glhuomini iteiTi credono,con le parole fi gloriano, & però lì finge don-na con le penne di la Iattanzaè compagna, ò come dicono alcuni Teologi,figliuola della Superbia, laquale fi dimoitra_^>per lo Pauone,perche,come elio li reputa aflai,per la bella varietà delle penne, che lo ricuo- pronofenzavtile,così i fuperbi fomentano r«Ambitione con le gratie particolari di Dio,chepoilìedono fenza. merito proprio, & come ilPauone fpiega la Tua fuperbia con le lodi al-trui,che gli danno incitamento, così la Iattan-za con le lodi proprie, le quali fono fignificatenella tromba,che apprende fiato,& fuono dal-la bocca medefima. La mano alzata ancora di-inoltra aflertiua teltimonianza_?. I D O R DONNA cieca, con le ginocchia in ter-ra, e dia incenfo con vn turribulq alla_v>ftatua di vn toro di bronzo . Idololatria,fecondo SanTomafo cultus Dtodebitus creattirei
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