. Storia dell'Italia antica. notevole che egU non parli molto delle grandi operesorte al suo tempo, quantunque • dica di avere scritto,affinchè il principe stesso volgendo gli occhi ai suoi vo-lumi avvertisse quali fossero le opere da lui fatte e dafarsi ^\ Pure i suoi precetti dovettero servire a molti diguida in questo grande rinnovamento della città, mentrea noi riescono preziosissimi sotto il rispetto storico e ar-tistico, perchè ci dicono di ogni forma e materia di fab-briche dalle case dei barbari fatte di terra, di fango e di » Vitruvio, I, 1; III, praef.^ VI, praef.^ IX, praef., X, pra


. Storia dell'Italia antica. notevole che egU non parli molto delle grandi operesorte al suo tempo, quantunque • dica di avere scritto,affinchè il principe stesso volgendo gli occhi ai suoi vo-lumi avvertisse quali fossero le opere da lui fatte e dafarsi ^\ Pure i suoi precetti dovettero servire a molti diguida in questo grande rinnovamento della città, mentrea noi riescono preziosissimi sotto il rispetto storico e ar-tistico, perchè ci dicono di ogni forma e materia di fab-briche dalle case dei barbari fatte di terra, di fango e di » Vitruvio, I, 1; III, praef.^ VI, praef.^ IX, praef., X, 2 Vitruvio, I, praef. il Cap. I. LARCHITETTO VITRUVIO POLLIONE. 191 frondi lino> ai templi degli Dei immortali splendidi dimarmi preziosi, ai Fóri, alle basiliche, alle curie, ai tea-tri, ai bagni, alle palestre, agli edifici privati per ogniqualità di famiglie, alle case rustiche, alle stanze deimorti, agli acquidottl, a ogni sorta di macchine utili inpace e in guerra: e di tutte le opere dellarchitetto pre-. Le antiche case dei barbari {B. Gcdiaii, Vilruvio tradottoj tav. 3). scrivono i modi atti a farle forti e leggiadre, e ritraggonolarte greca e romana condotta alla sua perfezione. Augusto, dopo avere rimesso nei templi del Pelopon-neso e dellAsia gli ornamenti rapiti da Antonio *, presea rinnuovare tutto a Roma; ristorò i vecchi monumenti,fece nuovi e più belli gli edifìci sacri e profani: e quindila poesia cortigiana cantava di lui che, dopo gli uominivolle obbligare anche gli Dei (). Restaurò splendida- e*) Caefera ne simili caderent labefacta mina, Cavit sacrati provida cura Diicis : » Monum. Aneyr., IV, 49; Strabene, XIII, I; Plinio, XXXIV, 19, 9. 192 TEMPLI E ALTRI MONUMENTI. [Lib. VH. mente 82 templi*; ne inalzò molti dei nuovi, alla DeaRoma, e a Giulio suo padre, a Quirino, a Castore e aPolluce, alla Concordia, a Marte Vendicatore, alla Gio-ventù; a Giove Feretrio e a Giove Tonante sul Campido-glio; a Minerva, a Giunone Regina, e a Giove Libe


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