. Bollettino della Società Adriatica di Scienze Naturali in Trieste. . â 182 â in assieme un grazioso aggregato di stalagmiti metalliche. Codesto ingegnoso lavoro continuava sino air oblite- ramento dei tubetti, ed in allora le stalagmiti ingrossarono depositandosi su esse un sem- plice strato di ferro, come nel conduttore principale, ma aderendo al fondo della va- - chetta con una tenacità particolare. La spie- gazione di questo curioso fenomeno ha luogo a mio credere facilmente, considerando il potere riducente del fosforo e più ancora quello del fosfuro d' idrogene. Difatti l'idro- gene co


. Bollettino della Società Adriatica di Scienze Naturali in Trieste. . â 182 â in assieme un grazioso aggregato di stalagmiti metalliche. Codesto ingegnoso lavoro continuava sino air oblite- ramento dei tubetti, ed in allora le stalagmiti ingrossarono depositandosi su esse un sem- plice strato di ferro, come nel conduttore principale, ma aderendo al fondo della va- - chetta con una tenacità particolare. La spie- gazione di questo curioso fenomeno ha luogo a mio credere facilmente, considerando il potere riducente del fosforo e più ancora quello del fosfuro d' idrogene. Difatti l'idro- gene condotto dalla corrente elettrica a svol- gersi al polo negativo, vi trova il fosforo e vi si combina; le bolle di gas, che di continuo si svolgono dipartono dalla superficie del fosforo ed esercitano successivamente il loro potere riducente sul liquido ferroso che le circonda, e creano un tubo metallico che si allunga fino a che non riesca a otturarsi. Questo ferro che così precipita è di un aspetto assai lucente che direi quasi platonico: la maggiore sua lucentezza si ammira infrangendo la geode stalag- mitica nell'interno dei singoli tubetti, nel mezzo rimane poi ancora il fosforo ermeticamente rinchiuso. Abbenchè diligentemente lavato, questo ferro prontamente si ossida e riesce difficile a conservarlo nella sua lucentezza primitiva. In durezza eguaglia quello ottenuto galvanicamente senza F intervento del fosforo; è attirabile come quello, ma in minor grado, dalla calamita; arroventato, diventa resistente e non si lascia infrangere: è solubile nell'acido nitrico e solforico allungati ; i gas che dipartono da queste soluzioni anne- riscono il nitrato d'argento, reso un po'ammoniacale. L'annerimento però della carta imbevuta colla soluzione argentica non è totale, il che dimostra che: soltanto il primo strato interno dei tubetti delle stalagmiti contiene fosforo, mentre gli strati successivi esterni sono semplice deposito di ferro. Così la soluzio


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