. Epistole eroiche di P. Ovidio Nasone . ual fcempio rioA chi nuoce ad altrui, poi eh io di quelloDi che portar devei falute, e pregio,Ne riporto prigion , catene , e morte ? Ma tu dolce mio Lin, s alcuna omaìCura o pietà di me ti prende, e muove,Che già ti fui così pietofa moglie;O s alcun guiderdon merta quel dono,Ch io ti donai ne la funefta notte ;Vieni, e dammi foccorfo, o con tua manoToglimi r alma, e poi che V alma fiaSciolta dal fuo mortai caduco velo,Ardimi dentro a qualch afcofo rogo,E la cenere mia bagnata, e molleDei pianti tuoi (come tu debbi) afcondiIn pietra o marmo , e nel fepo


. Epistole eroiche di P. Ovidio Nasone . ual fcempio rioA chi nuoce ad altrui, poi eh io di quelloDi che portar devei falute, e pregio,Ne riporto prigion , catene , e morte ? Ma tu dolce mio Lin, s alcuna omaìCura o pietà di me ti prende, e muove,Che già ti fui così pietofa moglie;O s alcun guiderdon merta quel dono,Ch io ti donai ne la funefta notte ;Vieni, e dammi foccorfo, o con tua manoToglimi r alma, e poi che V alma fiaSciolta dal fuo mortai caduco velo,Ardimi dentro a qualch afcofo rogo,E la cenere mia bagnata, e molleDei pianti tuoi (come tu debbi) afcondiIn pietra o marmo , e nel fepolcro poi N2 1^(5 IPERMESTRA A LINO. Farai fcolpìr quelle parole brevi :Ipcrmeflra fede! qui morta giace,Che del fuo regno fuor, dal padre ingiuflo( Oh de la fua pietade iniquo merto ! )Ucci fa fu , perche morir non feceJl fuo fratello, il fuo conforte vorrei feguitar, ma la mia deflraDal pefo ornai de la catena è fianca ;E lo fpavento ancor fottragge a V almajVlolto valore^ ond io piangendo taccio. x-:.ì;>.ìV)(YÒ?\\.


Size: 1592px × 1570px
Photo credit: © Reading Room 2020 / Alamy / Afripics
License: Licensed
Model Released: No

Keywords: ., bo, bookauthorovid43bc17or18ad, bookidepistoleeroiched00oviduoft